Home | Cultura equestre | Calabria: dalla transumanza alla storia dei suoi cavalli è un attimo
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Reggio Calabria, 14 giugno 2023 – Abbiamo cominciato con una agenzia che dà notizie dalla punta del nostro Stivale.
Il tema è quello della transumanza, che quest’anno in Calabria a causa delle persistenti piogge è in ritardo sulla tabella di marcia (è il caso di dirlo) abituale.
Ecco il testo ufficiale dell’avviso.
‘Gli allevatori calabresi potranno effettuare la transumanza/monticazione entro tre mesi dai controlli previsti dall’ordinanza ministeriale. Quindi in deroga a quanto previsto precedentemente che fissava un solo mese per lo spostamento degli animali nei pascoli montani. Il servizio di Sanità veterinaria del dipartimento regionale Tutela della salute, su sollecitazione della Coldiretti Calabria ha concesso questa possibilità agli allevatori che effettuano l’antica pratica della transumanza/monticazione. Che, lo ricordiamo, è patrimonio dell’umanità Unesco’.
Precisa Coldiretti.
“La deroga viene incontro alle necessità degli allevatori. Che, nella stragrande maggioranza, considerate le condizioni climatiche con pioggia persistente, hanno preferito rimanere con gli animali a valle. Una attesa disposizione che certifica il valore della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, mandrie e pastori. Che, insieme ai loro cani e cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come stazioni di posta”.
In Calabria attualmente ci sono 8.498 allevamenti bovini (carne e latte) con 110.383 capi e 8349 allevamenti ovini con 197.069 capi.
Ma dall’antichità sino a non moltissimi anni fa erano attivi storici
allevamenti di cavalli da sella dal modello sportivo e già moderno, molto richiesti per l’esercito.
Se avete voglia di fare un viaggio virtuale a tema allevamento vi consigliamo di leggere
questo interessantissimo articolo su Arsac, Centro di divulgazione agricola scritto da Pino Rende.
Il titolo è ‘L’allevamento delle razze equine nel crotonese, raccontato attraverso le fonti storiche’. Un gioiello di ricerca documentata che sarebbe offensivo saccheggiare a nostro uso e consumo.
Vi consigliamo dunque di andare a leggerlo direttamente lì. Fotografie d’epoca molto interessanti, fonti storiche accuratamente citate e riportate.
Una delizia con piccola sorpresa nascosta, che passa inosservata nelle didascalie delle foto ma che un occhio minimamente attento coglierà senza dubbio.
Li avete visti, gli ospiti gentili e discreti ma innominati?
Dai, diteci se li avete visti.,