Bologna, 24 settembre 2024 – I cambiamenti climatici portano tra le numerose conseguenze anche un avvicendamento delle stagioni piuttosto repentino. Si passa dal caldo al freddo senza che… ci siano più le mezze stagioni.
Se è vero che il cavallo ha dimostrato di essere, nel corso dei millenni, un animale con grandissime doti di adattamento all’habitat – stagionalità comprese – lo è anche il fatto che l’adattamento è un processo che richiede centinaia di anni di tempo. Quindi, mentre la natura farà il suo corso, tocca a noi rendere le asperità del meteo più accettabile per l’organismo dei nostri amici.
Da sempre le ‘stagioni di mezzo’ hanno richiamato l’attenzione di chi gestisce un cavallo e, a maggior ragione ora che la colonnina fa salti di 10 gradi per volta, non dobbiamo abbassare la guardia.
Per non lasciare nulla al caso, proviamo a fare un breve elenco dei principali aspetti da tenere d’occhio in fatto di gestione del cavallo.
Cambio dei valori nutrizionali e della qualità del foraggio
Quando si va averso l’autunno, nella maggior parte delle regioni italiane diminuisce la possibilità di accesso al foraggio fresco, ovvero l’erba che il cavallo può mangiare mentre è al paddock. Inoltre, anche per quanto riguarda il fieno stivato, iniziano i problemi con le polveri e le possibili muffe delle ballette che sono state confezionate da maggio a giugno (se va bene…). Tutto ciò influisce sull’apporto calorico e nutritivo che il cavallo riceve e, in caso si rivelino carenze, va integrato con altro cibo e/o supplementi integrativi. Quali però va deciso di cavallo in cavallo dato che ciascuno ha un metabolismo ed esigenze diverse. Partire da un esame del sangue che dia un quadro preciso della situazione potrà aiutare il nostro veterinario a darci il consiglio migliore
Idratazione
È l’eterno problema… In estate perché fa caldo, in inverno perché il cavallo è portato a bere di meno. Eppure, anche se non si suda più così tanto, l’idratazione è fondamentale in ogni stagione per assicurare il corretto funzionamento dell’organismo. L’acqua fresca e pulita deve quindi essere disponibile sempre anche quando il cavallo è già di per sé portato a bere meno. Se osserviamo che non si idrata a sufficienza possiamo ricorrere a integratori specifici chiedendo sempre al nostro veterinario
Variazione delle temperature
La variazione repentina della temperatura non è amica dei cavalli. La natura li ha attrezzati con un pelo estivo e un pelo invernale ma per il passaggio dall’uno all’altro serve una gradualità e del tempo. Quindi, in caso di sbalzi repentini il nostro amico può trovarsi in difficoltà. Possiamo aiutarlo in tanti modi affinché stia alla larga da coliche, infreddate o altre insidie.
In primis curando la sua alimentazione. Poi offrendogli ripari asciutti adeguati, senza spifferi o correnti d’aria. Infine facendogli indossare – quando davvero necessario – la coperta. In questo caso teniamo presente che il suo pelo invernale crescerà però più lentamente.
Ripari, recinti e manutenzione
Le pioggie sono nemiche dei pali e delle traversine che spesso compongono i nostri recinti. Anche se verranno usati meno, i recinti vanno comunque controllati lungo tutto il loro perimetro. Il terreno più cedevole (in caso di pioggia) potrebbe rendere gli ancoraggi meno fermi e, in questo caso, vanno rinforzati per evitare inopportune evasioni.
Variazione nel lavoro
Gradualità innanzi tutto. Se usiamo il cavallo per le passeggiate, con la bella stagione alle spalle queste diventeranno di meno e più corte, modificando il tipo di esercizio fisico a cui sottoponiamo il cavallo. Questo cambiamento deve essere graduale e concertato con un piano alimentare adeguato alle nuove esigenze fisiche del cavallo. Inoltre, con una più lunga permanenza in box, dobbiamo valutare anche l’impatto che la noia può avere sul benessere del nostro amico. E elaborare qualche strategia per attenuarla: un gioco in box, uno specchio, l’affaccio dalla porta…
Cura dei piedi
Importante a prescindere in tutte le stagioni, su terreni umidi, la manutenzione del piede merita qualche attenzione in più per evitare che la muraglia di ammorbidisca troppo o la suola rimanga troppo bagnata. Va valutato soprattutto il tipo di terreno su cui il cavallo passa la maggior parte del tempo.
Profilassi antiparassitaria
Al rientro dai paddock, un bel giro di vermifugo è sempre consigliato.
Vaccinazioni
Con qualche concorso e qualche uscita in meno, siamo nella stagione ideale per fare il punto sul piano vaccinale del proprio cavallo. Con l’aiuto del veterinario e a seconda della zona in cui ci troviamo, valutiamo che vaccinazioni è necessario richiamare e quali semmai fare ex-novo.