Bologna, 19 dicembre 2020 – Nel 2020, il celebre premio Strega si è arricchito della sezione ragazzi e subito, un libro che parla di cavalli, ha fatto centro. E che cavalli…
I ‘personaggi’ usciti dalla penna di Marta Palazzesi sono Mustang, i nobili selvaggi. E Mustang è anche il titolo del suo libro, edito da Il Castoro
L’autrice ambienta la sua storia nel Texas del 1850, una decina di anni prima dalla guerra di secessione americana e dall’abolizione della schiavitù. I tempi sono quelli ‘immersi’ nelle sconfinate piantagioni di cotone in cui esiste chi comanda e chi compra, chi obbedisce e chi viene inesorabilmente venduto. E si parla per l’appunto di Mustang ai quali la Palazzesi – che mette al centro della narrazione un ragazzo di tredici anni, Robb – affida il ruolo di esempio, di denuncia e di resilienza.
Senza nulla voler svelare di questo libro che è narrativa, avventura, cultura per il diverso e magnifico veicolo di principi universali, Marta Palazzesi assimila la fuga in avanti verso la libertà dei Mustang a quella dei sui personaggi ‘umani’. Un desiderio – quello per la libertà – che va oltre il colore della pelle (o del mantello), la condizione sociale o di genere.
Proprio come il desiderio di libertà dei Mustang, affascinanti nei «movimenti che trasmettevano loro forza e armonia insieme» e nei «colori variegati dei manti», in mezzo alla natura selvaggia, infinita.
Così, mentre la trama del racconto si svolge, i giovani protagonisti umani vogliono avvicinarsi sempre più ai Mustang, liberi, selvaggi, indomiti, che li condurranno, in modi e tempi diversi, lontano dal mondo in cui sono nati e cresciuti.
I ragazzi amano… «cavalcare nel cuore della notte, con la luna e le stelle sopra la testa e l’erba alta e profumata sotto i piedi era libertà allo stato puro. Gli sembrava di volare lungo quelle praterie, prive di catene e costrizioni»
Ancora una volta la penna di Marta Palazzesi regala una magia: gli animali non popolano più le favole, diventano reali e si trasformano nella la chiave per capire il mondo, un prezioso “strumento” attraverso cui i protagonisti dei suoi romanzi fanno emergere quella profonda sensibilità che sarà loro utile per scoprire chi siano veramente e ad affrontare la vita.
AP