Bologna, 21 gennaio 2025 – 500 chilometri in 7 giorni. È questa l’estrema sintesi che si cela dietro a China Super Equestrian TREC Endurance on Silk Road International, un evento che si svolgerà tra maggio e giugno nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur.
Primo e unico evento nel suo genere in Cina, la competizione vede impegnati principalmente cavalli autoctoni, provenienti soprattutto dallo Xinjiang.
Unico strumento per i temerari e preparati rider che vi prenderanno parte sarà un navigatore satellitare che li guiderà lungo la via della seta e di Marco Polo.
Secondo il cavaliere Cheng Zhaoyi, star orientale dell’endurance, il China Super Equestrian TREC Endurance on Silk Road International ha tutte le carte in regola per assumere un ruolo pari al Mogol Derby in Mongolia (1000 chilometri) o alla Maratona del Kazakhstan (1300 chilometri).
Wang Shenzhan, esperto di trec estremi che si è classificato secondo nel Mongol Derby del 2022, ha dichiarato che questo evento di lunghissima distanza e di più giorni metterà a dura prova la forza fisica e la resistenza dei cavalli e dei cavalieri.
«Entrambi dovranno lavorare in stretta collaborazione per superare condizioni meteorologiche estreme come venti forti, piogge intense e neve, oltre a orientarsi su terreni difficili come praterie, montagne, ghiacciai e deserti».
Estremo ma con rispetto?
Wang Xiang, segretario generale del CESA – la China Ethnic Sports Association -, ha dichiarato che il popolo cinese ha a lungo venerato il qianlima, ovvero il cavallo dalle capacità eccezionali che può correre per 1000 li (500 km) al giorno.
In una cultura, quella cinese, in cui la metafora rappresenta il massimo elogio, la distanza di 500 km del Super Equestrian TREC ha proprio lo scopo di evidenziare e mostrare lo spirito tradizionale di perseveranza e progresso, profondamente radicati nel patrimonio cinese.
Tra storia e futuro
Ma la cultura non è tutto… E nella Cina moderna trova grande vigore anche un approccio al marketing visionario e aggressivo.
«L’evento non è solo una piattaforma agonistica, ma anche un’importante opportunità per esplorare i vantaggi competitivi dei cavalli cinesi nazionali» ha dichiarato Wu Gangfang, capo del Comitato per la cultura e lo sport equestre del CESA e capo dell’Istituto cinese per la cultura, lo sport e il turismo del cavallo.
Wu ha spiegato inoltre che i cavalli autoctoni cinesi sono rinomati per la loro capacità di resistere al freddo estremo e alle alte quote. L’evento prevede regole di gara che tengano rigorosamente conto delle loro caratteristiche specifiche, consentendo loro di mostrare appieno i propri punti di forza. Accanto al fine sportivo, gli organizzatori pongono l’accento anche su un risvolto di marketing altrettanto importante.
«Questo aiuterà a infrangere il monopolio delle pratiche di allevamento europee e statunitensi e permetterà a un maggior numero di persone di riconoscere i vantaggi unici dei cavalli cinesi, promuovendo la loro integrazione nei moderni settori culturali e turistici» ha dichiarato Wu.
Un obiettivo ambizioso quanto il China Super Equestrian TREC Endurance on Silk Road International…