Bologna, 3 giugno 2022 – Per anni la Cina è stato il miraggio equestre. Un enorme mercato verso il quale esportare la grande competenza europea del mondo dei cavalli. E per molti versi, fermo restando le questioni politiche che sono andate via via articolandosi, qualcuno tra i più preparati è riuscito a mettere il famoso ‘piede nella porta’.
Eppure, nonostante la forte spinta verso est, di come l’enorme popolazione cinese viva il rapporto con i cavalli sappiamo veramente poco.
Sappiamo che esistono piani statali per la salvaguardia di esemplari in pericolo di estinzione. E sappiamo anche che in un paese dove tutto è pianificato e studiato, quest’anno in occasione della Festa dei Bambini, al centro della scena nella regione cinese dello Xinjiang ci sono stati anche i cavalli. Ci piace pensare che non sia un caso…
Il 1° giugno, giorno in cui viene celebrata la Festa dei Bambini è tradizione portare i più piccoli a passeggio nei parchi, ai musei, ai luna park, oppure ad assistere a spettacoli. Ed è in questo contesto gioioso che lo Xinjiang Ancient Ecological Park ha aperto le proprie porte per l’incontro magico tra i bambini e i cavalli. Un piccolo seme che, amorevolmente coltivato, può restituire ai discendenti dei valorosi cavalieri delle steppe una rinnovata cultura equestre.
Pezzo forte della giornata sono stati i pony e gli Akhal-Teke, che con simpatia e bellezza hanno conquistato tanto i bambini quanto le loro famiglie.
Per farsi un’idea del ‘contenuto’ equestre offerto in Cina dallo Xinjiang Ancient Ecological Park…