Basilea, 25 aprile 2021- La ginnastica è uno di quegli sport che praticano in pochi ma guardiamo tutti alla Tv: perché gli atleti che la praticano riescono a riassumere una vita di allenamenti in pochi secondi di grazia esplosiva, che accarezza gli occhi di chiunque.
Una delle specialità della ginnastica artistica al maschile è il cavallo con maniglie, o pommel horse in inglese.
E a ben guardare noi dell‘equitazione e dell‘ippica con questo attrezzo siamo cugini stretti.
Perché il cavallo con maniglie deriva direttamente da quello di legno utilizzato dai romani per insegnare alle reclute a montare e smontare di sella.
Che, notoriamente, alla loro epoca era priva di staffe.
Questo esercizio venne inserito già negli antichi giochi olimpici, e i moderni esercizi di base vennero codificati all‘inizio del XIX secolo dal tedesco Friederich Ludwig Jahn, fondatore del movimento ginnico in Germania.
I volteggi e le prese dei ginnasti su questo attrezzo hanno ancora come riferimento il collo (la parte anteriore), la sella (quella centrale) e la groppa (la posteriore).
Se poi pensiamo al “nostro” volteggio, questa aria di famiglia è ancora più evidente.
Ai Campionati Europei di ginnastica artistica di Basilea, in Svizzera, ancora in corso, la medaglia d’oro di questa specialità è stata vinta dall’armeno Artur Davtyan.
Ma la foto che abbiamo messo vede come protagonista il nostro azzurro Nicola Bartolini.
Perché Nicola, 25 anni e origini sarde, ieri ha vinto la medaglia di bronzo nel corpo libero con una prova esplosiva.
Bronzo anche per Salvatore Maresca agli anelli: le gare a Basilea continuano anche oggi, teniamo ci pronti ad applaudire anche gli altri atleti…cugini!