Bologna, 3 maggio 2023 – La geografia recente dei cavalli protagonisti di fughe sulle strade si arricchisce di nuovi casi. San Giorgio delle Pertiche, Napoli, Muravera, Benevento, Sant’Efisio, Macchia… Tutti fortunatamente con un lieto fine tanto per i cavalli quanto per gli automobilisti che se li sono trovati inaspettatamente di fronte. E pare non essere un problema solo italiano visto che diverse segnalazioni arrivano anche dall’estero. Dal Galles per esempio, dalla Nuova Zelanda o dal Massachusetts dove l’altro ieri i cavalli in fuga sono stati due.
Il che ci riporta, al di là della curiosità del fenomeno, a concetti assai meno divertenti. Il primo si chiama omessa custodia ed è qualcosa di molto pesante soprattutto se l’esito della ‘passeggiata in solitaria’ implica un incidente o danni a cose e persone.
Oltre al fatto che, come è facile immaginare, se un cavallo scappa dal proprio recinto o dalla scuderia, il primo a essere in grave ambascia è proprio il proprietario che ha a cuore la sua incolumità.
Sono pochi i luoghi dove se il cavallo si allontana dal proprio perimetro designato non corre uno qualsiasi dei rischi di un territorio fortemente antropizzato come il nostro. Dove macchine e strade intersecano fitte.
Ci sono casi in cui il cavallo scappa sottraendosi a una parata, una manifestazione pubblica… Come nel caso di Sant’Efidio, in Sardegna o del Barley Saturday di Cardigan, in Galles. Un evidente incidente ‘di percorso’ che di solito trova una folla di volenterosi pronta a ‘metterci riparo’ molto rapidamente.
In altri però si tratta di cavalli che trovano il modo di allontanarsi dai propri recinti o di ‘evadere’ dalla scuderia. E sono i casi più pericolosi perché difficilmente ce ne si accorge subito.
Soprattutto con l’arrivo della bella stagione e delle lunghe permanenze al paddock è indispensabile mettere in sicurezza cancelli, palizzate, recinti, porte. La manutenzione è fondamentale affinchè il naturale istinto della curiosità dei nostri amici trovi deterrenti adeguati. Un’altra azione di fondamentale importanza è la vigilanza. Non è una pratica sicura lasciare i cavalli per giornate (a volte per più giorni) al paddock senza verificarne la presenza o le condizioni. Tenerli d’occhio serve almeno a lanciare l’allarme prima che il cavallo si allontani troppo in caso di fuga. Non è poco…
Nei tanti casi di fughe di questo inizio stagione, per fortuna possiamo raccontare un lieto fine. Ma sappiamo che purtroppo non è sempre così. I cavalli sono vittime ideali perché una volta nel traffico possono spaventarsi ancora di più, farsi letteralmente prendere dal panico. Allo stesso tempo possono mettere seriamente in pericolo di vita anche gli utenti della strada.
Vigiliamo quindi. Cerchiamo di ridurre al minimo il rischio di fughe. Per il loro, per il nostro e per il bene di tutti.