Bologna, 27 febbraio 2024 – Le parole hanno un peso specifico molto superiore a quello di tanti elementi chimici della tavola periodica: per questo è importante usarle bene.
Oggi siamo arrivati alla B, come ‘Baio‘: uno dei colori di mantello che possono avere i cavalli, il segno caratteristico più evidente e immediato.
L’aggettivo ‘Baio’ si è diffuso dal secolo XIII derivando dal latino badius, attraverso il provenzale bai.
Identifica i cavalli che hanno crini ed estremità nere e corpo nei più vari toni del marrone rossiccio, ed è classificato tra i manteli semplici.
E’ il mantello più diffuso, e i soggetti bai sono tradizionalmente ritenuti quelli che danno meno problemi dal punto di vista dermatologico.
Ne esistono diverse varietà: ordinario, dorato, castagno, ciliegia, isabella, soprasauro, oscuro sino all’oscurissimo. Quest’ultimo viene detto anche morello maltinto e si distingue dal vero morello solo per le focature su addome, grasselle e muso.
C’è una razza italiana che ammette solamente cavalli dal mantello baio nei suoi ranghi: i Bardigiani, tanto per rimanere in tema ‘B’.
Un proverbio della tradizione araba recita: “Se ti dicono che si è veduto un cavallo volare per l’aria, domanda di che colore era: e se ti rispondono, baio, credilo”.
L’immagine l’abbiamo tratta da questo bellissimo libro, un vero gioiellino: “The horse, its treatment in health and disease with a complete guide to breeding, training and management” di J. Wortley Axe
Se vi siete persi la prima parola della nostra Equipedia, eccola: A come Amazzone.
Da ‘Il Perfecto cavaliere’, di Antonio Locatelli – Tipi de Fratelli Sonzogno, Milano 1825
“…Dividonsi i peli che ricuoprono tutto il corpo del cavallo semplici e composti.
I primi sono quelli d un colore uni non si dice mai nulladimeno che un cavallo è di tale ma ch egli è di tal pelo o mantello.
I peli composti una confusa o distinta mescolanza di variati colori.
Fra peli semplici osservansi:
1 Il baio o sia quello del colore a un dipresso della castagna Esso è più o meno chiaro più o meno cupo o scuro
2 Il baio castagno che più del precedente si accosta al color della scorza di quel frutto
3 Il baio chiaro la cui tinta è meno carica
4 Il baio dorato pendente al colore giallo
5 Il baio bruno o quasi nero. Il cavallo di questo mantello ha comunemente i fianchi, l’estremità del naso e le natiche d’un rosso rilucente avvegnachè oscuro s’appella allora segnato di fuoco. Se dessa tinta gialla anzi che essere cupa è pallida e biancastra il cavallo è allora baio bruno colle natiche lavate
6 Il baio a specchietti vi si osservano de segni più bruni o più chiari che rendono la groppa pomellata e differente dal fondo generale del mantello. Ogni cavallo baio ha li crini e le estremità o sieno le quattro gambe nere, altrimenti non apparterrebbe alla specie de bai ma de sauri: è quindi un pleonasmo il dire baio colle estremità nere”.