Cork, 20 febbraio 2017 – L’Irlanda rivendica Marengo, il cavallo arabo di Napoleone catturato a Waterloo dagli inglesi e poi portato in Gran Bretagna da William Henry Francis Pete.
Molto amato dal Bonaparte che ne apprezzava il carattere coraggioso ed estremamente affidabile, fu il suo cavallo di carica nelle battaglie di Austerlitz, Jena, Wagram e Waterloo: con Napoleone dal 1799, era capace di coprire al galoppo in 5 ore i 120 km. che separavano Valladolid da Burgos e nel corso della sua carriera di cavallo da guerra venne ferito 8 volte.
In Inghilterra Marengo venne acquistato da un colonnello dei Granatieri, tale Angerstein: il glorioso arabo morì a 38 anni e il suo scheletro venne esposto prima al Royal United Services Institute e poi al National Army Museum di Chelsea, a Londra.
Ma perché oggi l’Irlanda lo reclama? secondo gli irlandesi, Marengo non pervenne a Napoleone direttamente dalle scuderie egiziane di El Naseri, ma venne acquistato dai francesi alla famosa fiera di cavalli di Cahirmee, nella contea di Cork, dove (secondo loro) Marengo sarebbe stato anche allevato.
Per questo gli abitanti di Buttevant ora ne rivendicano le ossa (bones in inglese, e qui ci sta un gioco di parole con Old Boney, nomignolo usato nelle isole britanniche per indicare il Corso), e contano di inserirle in una esposizione ad hoc per valorizzarne la storia e attirare turisti – anche francesi, ça va sans dire.
Qui l’articolo originale, e non dimenticatevi dell’altro cavallo di Napoleone: Vizir, le cui spoglie sono conservate al Musée de l’Armé