Bologna, 15 febbraio 2025 – Anticonformista, surreale, estremamente controverso. Salvador Dalì, è stato un artista capace di spaziare dalla cinepresa al disegno con la disinvoltura di chi segue un proprio filo conduttore dove ogni azione e ogni pensiero è arte.
E nella sua arte i cavalli hanno avuto uno spazio enorme. Soprattutto grazie al potere evocativo del nobile animale che il maestro spagnolo ha declinato in moltissimi modi. Quasi che fosse una via per esprimere la vera essenza profonda di molte facce del subconscio umano.
Per chi avesse la fortuna di passare da Roma, fino al 27 luglio (apertura il 25 gennaio scorso, ndr), nell’ambito della mostra Salvador Dalì, tra arte e mito, il Museo storico della fanteria dell’esercito ospita anche una preziosa appendice che propone Les Cheveaux di Dalì.
Si tratta di un cofanetto che comprende 18 litografie realizzate partendo da acquerelli originali, e un bassorilievo in ottone dorato in cui i cavalli, protagonisti perfetti, galoppano tra inconscio, mitologia e umana miseria.
Forza, dolore, vulnerabilità, movimento fisico e astrazione psicologica si riuniscono infatti in questi cavalli che sono ora il Cavallo di Troia, ora quello del Picador della tradizione della tauromachia, il glorioso Bucefalo o il resiliente Ronzinante e perfino il cavallo della morte.
La mostra è organizzata da Navigare presso il Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano e allestita dal curatore di mostre internazionali Vincenzo Sanfo, con il supporto di un comitato internazionale. La mostra gode del patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e di Oficina Cultural de la Embajada de España.
Qui sotto tutti i dettagli per visitare la mostra al Museo Storico della Fanteria che si trova a Roma, in Piazza di S. Croce in Gerusalemme
![](https://static-www.cavallomagazine.it/wp-content/2025/02/Ticketingdali-1024x935.jpg)