Bologna, 10 febbraio 2022 – Cortland, ridente cittadina dell’Ohio che oggi conta suppergiù 7.104 abitanti, nel 1887 era un villaggio di belle speranze con tanto di maestosa Opera House.
E la sera del 22 aprile il ritrovo aveva fatto sold-out grazie allo spettacolo del professor Bristol e i suoi 22 cavalli, muli e pony educati.
Una troupe piuttosto famosa che girava il nord America in un lungo e in largo lasciando dietro di sé sui gazzettini locali buone recensioni e commenti favorevoli.
I performers equini colpivano per bellezza e prestanza, varietà di mantello e modello e per le loro diverse abilità: c’era Denver, un bellissimo mulo dall’intelligenza quasi umana.
Poi il Mustang Mattie, piccolo e rustico ma che dava l’impressione di saper risolvere problemi matematici.
E John Sanborn, un pony biondo che sapeva salire sull’altalena e spingersi da solo sempre più in alto. Lottie che trottava sul posto, il bellissimo Mustang Hornet che sapeva saltare la corda e via tutti gli altri ognuno nella sua specialità.
Ma la cosa che li univa e caratterizzava tutti era la mancanza di ogni paura.
Agli occhi esperti del pubblico di allora (cavalli e muli erano il mezzo di trasporto, lavoro e divertimento quotidiano di tutti) non sfuggiva che ogni animale del professor Bristol era sereno. Tranquillo ed estremamente fiducioso nel suo insegnante.
In particolare era l’uso – o meglio, il non uso che il professore faceva della frusta ad attirare l’attenzione degli astanti.
Intervistato a tale proposito Bristol diceva che “…anni fa credevo che fosse necessario usarla molto, ma poi l’esperienza mi ha fatto ricredere. I cavalli che sono stati frustati non faranno mai niente con piacere e mostreranno sempre, chi più o chi meno, la loro paura”.
Di Bristol e dei suoi beniamini sono rimaste una serie di cartoline molto graziose e diverse stampe d’epoca: etologia ante-litteram, che il buon rapporto con i cavalli è sempre stato possibile in ogni epoca per gli uomini di buona volontà.
Qui un recente studio che prova scientificamente l’osservazione empirica del professor Bristol, per altro condivisa da molti altri uomini di cavalli come il celebre Federico Tesio.