Bologna, 12 gennaio 2024 – La storia dei cavallini newyorkesi di Costantino Nivola non ha una partenza gloriosa. Eppure, con il tempo, il piccolo branco ha guadagnato un posto speciale nel cuore dei residenti dell’Upper West Side di Manhattan.
Realizzati in pietra policroma, i 18 cavallini di Nivola vennero creati per ingentilire un’area urbana prospicente le Stephen Wise Towers nel 1964.
Considerati più una sorta di arredo urbano che non vere opere d’arte, le sculture nel corso degli anni hanno subito ogni sorta di aggressione.
I cavallini hanno subito i maltrattati dell’incuria e, spesso, degli atti vandalici di inopportuni frequentatori della piazza su cui ‘pascolavano’ tranquilli.
Nel 2021, a dare il colpo di grazia a questo branco figlio dell’arte ci si è messo anche un allagamento. A causa della rottura di alcune condotte, la piazza si è allagata e questo ultimo evento ha prodotto – non solo metaforicamente – la goccia che ha fatto tracimare il vaso.
L’amministrazione della Grande Mela ha predisposto la rimozione delle statue e solo a quel punto, i residenti si sono accorti di quanto in realtà amassero i cavallini di Nivola.
Una rivolta d’opinione, d’arte e di cuore
Di fronte alle vibrate proteste dei newyorkesi e di molti esperti d’arte, la municipalità è corsa ai ripari, promettendo di restituire i 18 cavallini alla loro piazza. Ma non prima di averli sottoposti a un sostanzioso restauro conservativo.
I cavallini sono stati affidati alle cure di Amy Stokes che è arrivata perfino in Italia, al Museo Nivola di Orani, in Sardegna, per capire come procedere al meglio.
Alla fine, i 18 esemplasi di Nivola sono tornati al loro posto. Nella piazza ristrutturata, con lo sfondo decorato da un murales dello stesso artista. E pronta a ri-accoglierli con la speranza che per il futuro i vandali si diano ad attività più condivisibili. O, in alternativa, che si vigili più attentamente sulle opere del maestro Nivola.