Bologna, 31 maggio 2021 -Tutti i segreti di un grande popolo di cavalieri.
Un altro bel colpo di Edizioni Mediterranee, il libro di Maria Franchini “I nativi americani e il cavallo”.
Perché l’autrice è capace di trattare un argomento affascinante, già mitizzato da troppi, in modo obiettivo, profondo e documentato.
Con grande accuratezza Franchini, laddove è ormai comune ripetere pochi concetti più poetici che realistici, ricostruisce in modo serio usi, costumi, storia, vita e convivenza dei nativi americani con i cavalli.
Un rapporto nato in modo veloce, dove la sensibilità e abitudine alla natura dei primi si sposava perfettamente con la capacità empatica dei secondi.
Dove c’erano ombre dovute alla vita durissima e povera, e come in ogni cultura del mondo la differenza la faceva la capacità (o possibilità) dei singoli di essere migliori.
Molto, molto bello perché presta una attenzione alla verità storica che riconosce implicitamente l’importanza di questi popoli.
Ed estremamente acuta la sua conclusione: sapete cosa la ha incuriosita di più, dopo tutti gli studi fatti sui nativi e il loro rapporto con i cavalli?
Che fossero così abili nel rubarli.
Solo apparentemente un dettaglio marginale, o addirittura negativo.
Perché il fatto che riuscissero a rubare qualsiasi cavallo, senza fare rumore e senza causare le loro reazioni voleva dire che erano, prima di tutto, sorprendentemente capaci di mettersi in relazione con ogni soggetto incontrato, in modo molto veloce.
E quindi naturale.
Le pagine sono ricchissime di episodi di vita vera, storici o meno, raccontati all’autrice nelle sue interviste a molti discendenti delle originali popolazioni d’America.
Maria Franchini è una giornalista francese appassionata di cavalli ed equitazione, il volume è stato tradotto da Milvia Faccia.
Il libro consta di 288 pagine, ha 50 illustrazioni originali, prezzo Euro 27,50.
Bellissimo il canto Navajo citato a pagina 275:
“Davanti a me tutto è in pace
dietro di me tutto è in pace
Sotto di me tutto è in pace
Sopra di me tutto è in pace
Intorno a me tutto è in pace
Quando nitrisce, la sua voce è in pace
Io sono eterno e in pace
Io sono sulla terra per il mio cavallo”