Bologna, 19 dicembre 2024 – È un po’ il must di questo periodo dell’anno: il calendario. Auspicio per l’anno che a breve si aprirà, il calendario è sempre meno solo il ‘luogo’ che ospita la cronologia dei prossimi 12 mesi e sempre più il veicolo per messaggi importanti. Ora per immagini, ora con testi.
In produzione cartacea di grande pregio il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è testimonial d’eccezione di come un ‘oggetto’ su cui nella migliore delle ipotesi si scrivevano scadenze e compleanni, possa diventare un vero veicolo di contenuti e un pezzo da collezionare. Qualcosa che fa indubbiamente molto piacere ricevere.
“I Carabinieri e i giovani” è il tema del Calendario Storico 2025, realizzato con il contributo di due celebri personaggi del panorama artistico-letterario italiano: Marco Lodola e Maurizio De Giovanni. Il primo che ha curato la veste grafica dell’opera è considerato un artista poliedrico del Nuovo Futurismo e della Pop Art italiana, mentre il secondo, scrittore partenopeo, è noto per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”.
Con un espediente letterario abile e diretto, Maurizio De Giovanni imbastisce il rapporto fra nuove generazioni e legalità. I brevi testi che accompagnano le 12 tavole del Calendario Storico descrivono un dialogo epistolare fra un Maresciallo Comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle prese con le sfide del quotidiano. Ogni testo si chiude con un reiterato ‘ti voglio bene’ che unisce di fronte ai temi complessi che si incontrano ogni giorno.
L’apporto iconografico di Marco Lodola è estremamente vivace. Le tavole escono quasi dalle pagine con i colori totalmente saturi, i tratti molto pop dell’artista e propongono l’Arma in tutte le sue articolazioni. Cavalli compresi.
A questi vengono quest’anno riservate ben due presenze che meritano davvero di essere incorniciate.
Come riportato in un comunicato dell’Arma, “la grande curiosità che suscita il Calendario Storico, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie e tradotto in otto lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo) oltre che in sardo e friulano, è una chiara dimostrazione della stima e della gratitudine di cui gode l’Istituzione da parte della comunità”.
E, aggiungiamo noi, anche della bellezza di questo Calendario tutto da collezionare, dove i cavalli, da sempre non possono mancare.