Bologna, 22 maggio 2023 – I migliori e più moderni concorsi già da qualche tempo stanno tessendo una trama fitta con i luoghi che li ospitano che parla di green e di cultura. Soprattutto quando si tratta di grandi capitali, l’attenzione all’impatto delle strutture, alle ricadute in termini di Co2 e più in generale di buona convivenza cittadina sono obiettivi perseguiti con attenzione. E in tutto ciò, Piazza di Siena ha fatto scuola. Già da tempo, in virtù della propria collocazione in una delle aree verdi più coreografiche della Capitale, gli organizzatori dello Csio Roma – Master d’Inzeo fanno i conti con una integrazione che consente di ottimizzare sia lo spettacolo sportivo sia la ricchezza del luogo che lo ospita.
Quest’anno, per celebrare il ‘Prato senza Frontiere’, Fise e Sport e Salute hanno ideato una nuova ‘rue’ di ingresso per cavalli sul campo gara, non più direttamente da Viale Pietro Canonica ma, dopo averla attraversata, entreranno nell’anello esterno all’Ovale, accarezzando le mura delle antiche tribune, passando sotto la tribuna autorità e sfilando ai piedi della Casina dell’Orologio, riaffermando quel rito tempo-spazio che da anni caratterizza la nuova vision di Piazza di Siena.
Un Ovale senza barriere e più ampio – dunque – che porta con sé un profondo significato che accarezza la cultura anche nella lettura in controluce del nuovo accordo siglato tra Sport e Salute e Roma Capitale. Come è noto Sport e Salute, in nome di un modello che richiama a una sorta di ‘mecenatismo sportivo’ – riflettere sulla comunità e i suoi beni parte delle risorse provenienti dall’evento agonistico – cura la manutenzione e la salvaguardia dell’Ovale di Piazza di Siena, delle zone adiacenti e della Valle dei Platani, già sottoposta a uno straordinario lavoro di recupero e bonifica.
Quest’anno e per i prossimi nove anni, l’accordo tra Sport e Salute e istituzioni cittadine prevede l’ampliamento dell’area di intervento, manutenzione e cura e un ‘innalzamento’ del livello delle attività.
All’area di Piazza di Siena e della Valle dei Platani si aggiunge quella originariamente nota come ‘Primo Recinto’ e classificata come la vasta area dell’Abetaia, Lecceta e Pineta che, sostanzialmente, partendo da Piazza di Siena termina accarezzando Porta Pinciana e Via Pinciana. A sublimare il rapporto con le istituzioni cittadine, Sport e Salute collaborerà anche al ‘Piano Sentinella’ di Roma Capitale che prevede il monitoraggio costante del verde e dell’alberatura, con una vera e propria ‘anagrafe’ delle piante che fornirà età, stato di salute, dimensioni e cenni storici delle piante secolari. Una sorta di rinnovata cultura del verde.
Dunque, non solo un Ovale senza barriere e simbolo di maggior libertà per atleti e cavalli, ma anche un lavoro di manutenzione, cura e recupero di un’ampia area di Villa Borghese, ‘Scrigno dei Tesori’ artistici, architettonici e di cultura della città.
E allora, se l’impegno ‘green’ degli organizzatori si riafferma attraverso queste novità, non poteva certo mancare un accadimento straordinario nel rapporto caratterizzante tra l’organizzazione del concorso ippico internazionale e la sua naturale predisposizione verso il ‘bello’ di Villa e Borghese. E cioè del patrimonio artistico-architettonico già oggetto di rifacimenti e restauri nell’area di Piazza di Siena, come nel caso delle antiche tribune. In virtù degli accordi con Roma Capitale, è andata in scena una straordinaria opera di recupero di uno degli scorci-simbolo di Villa Borghese, la Mostra dell’Acqua Felice, commissionata da Marcantonio Borghese all’architetto Antonio Asprucci nel 1793 nell’ambito dei lavori di ampliamento e risistemazione in chiave neoclassica della Villa.
In quell’occasione e in corrispondenza dell’attuale Piazzale delle Canestre, Asprucci ideò la creazione di tre fondali monumentali: il primo era appunto la Mostra dell’Acqua Felice, il secondo, caratterizzato dalla scultura di un elefante, era posto in coincidenza con il viale proveniente dall’ingresso di Porta Pinciana ed il terzo prospetto, caratterizzato dalla scultura di una sfinge, era posto in coincidenza del luogo dove oggi ha inizio il viale delle Magnolie.
I diversi e profondi interventi di modifica del sito effettuati nei secoli, il pesante cannoneggiamento dei francesi alla Repubblica Romana nel 1849, fino alla costruzione dell’attuale Piazzale delle Canestre, hanno stravolto il progetto originale, mentre la Mostra dell’Acqua Felice – comunemente nota come ‘Fontana dei Leoni’ – è rimasta al suo posto anche se pesantemente danneggiata dal tempo, dagli agenti atmosferici e non solo. Grazie al concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, l’opera muraria della Mostra dell’Acqua Felice, le sculture, il Leone, il canale drenante i preziosi marmi delle fontane e i bassorilievi – compresi i due emicicli murari di Piazzale delle Canestre – saranno completamente recuperati e riportati ad antico splendore.
Una notizia molto bella per la città e il suo patrimonio artistico, a dimostrazione di quanto gli eventi sportivi sappiano essere propulsori virtuosi al servizio del bene comune.