Bologna, 26 gennaio 2024 – In Italia abbiamo spesso l’abitudine di guardare all’estero con un sentimento un po’ esterofilo. Come se ‘in casa’ non avessimo di che andare fieri. Bene, nel caso degli sport equestri invece vantiamo un primato. Il nostro è il primo paese al mondo a riconoscere al cavallo, per legge, la dignità di vero e proprio atleta.
“Un cavallo è definito ‘cavallo atleta’ quando ricorrano insieme alcuni determinati requisiti: che sia un ‘equide registrato’; che sia dichiarato ‘non destinato alla produzione alimentare’ (Non Dpa) e che sia iscritto al repertorio dei cavalli atleti tenuto da Federazione Italiana Sport Equestri, Federazione Pentathlon moderno, Fitetrec Ante o un Ente di Promozione Sportiva come risulti dal documento di identificazione”.
È quanto recita, infatti, l’art. 22 del Decreto Legislativo n° 36/2021 successivamente modificato dal D.Lgs n° 163/2022.
L’Italia, con la Federazione Italiana Sport Equestri quale alfiere, dunque è capofila del benessere dei cavalli nel mondo, in particolare di quei “cavalli atleti” impegnati nelle più svariate discipline degli sport equestri.
Di questa storica decisione del Governo Italiano, che ha dedicato l’intero Capo II del Decreto Legislativo agli Sport Equestri, si parlerà nell’ambito del convegno dal titolo “Cavallo Atleta: tutele e prospettive” in programma a Bologna mercoledì 31 gennaio (ore 15:00) presso la Sala Armi di Palazzo Malvezzi.
Il diritto per il cavallo
Al centro del dibattito il riconoscimento ottenuto dalla FISE da parte dello Stato italiano del ruolo del cavallo come atleta, al pari delle donne e degli uomini. A parlarne saranno rappresentanti della FEI, della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), del Ministero della Salute, dell’International Jumping Riders Club (il Club internazionale dei cavalieri e delle amazzoni di massimo livello) e insigni giuristi e professori dell’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna.
L’argomento assume ancora maggiore importanza, soprattutto alla luce del riconoscimento dell’attività sportiva nella Costituzione Italiana.
L’appuntamento di Bologna sarà un’imperdibile occasione per studiosi, esperti e appassionati del mondo del cavallo, per approfondire e studiare a fondo quali tutele e quali prospettive si aprono con questo storico riconoscimento non solo per gli sport equestri italiani, ma anche per lo sport a livello internazionale.
Dopo i saluti del Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Bologna, Michele Caianello, e del Direttore del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell’Università degli Studi di Bologna, Claudio Stefanelli, si passerà al cuore del convegno.
A introdurre e moderare gli interventi sarà Carlo Bottari, Professore Alma Mater dell’Università degli Studi di Bologna e direttore della Rivista “Diritto dello Sport”.
Gli interventi, il palinsesto
Il programma della giornata prevede gli interventi di: Marco Di Paola, Presidente Federazione Italiana Sport Equestri; Francisco Lima, Director Governance & Institutional Affairs della Federazione Equestre Internazionale FEI; Eleonora Ottaviani, Direttrice dell’International Jumping Riders Club; 1° graduato dell’Aeronautica Militare Giulia Martinengo Marquet (nella foto), amazzone italiana di livello internazionale; Tommaso Di Paolo, Funzionario giuridico del Ministero della Salute; Gianpaolo Guarneri, Procuratore federale della Federazione Italiana Sport Equestri e Paco D’Onofrio, Professore associato dell’Università di Bologna. A trarre le considerazioni conclusive saranno Ettore Battelli, Professore ordinario dell’Università degli Studi Roma Tre e Elena Zucconi Galli Fonseca, Professoressa Ordinaria dell’Università degli Studi di Bologna.
Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul sito web della Federazione Italiana Sport Equestri.