Bologna, 21 maggio 2024 – C’è un un filo invisibile che lega gli sport equestri e il lavoro della Sovrintendenza ai Beni Culturali capitolina: entrambi sono custodi della millenaria narrazione del rapporto tra uomo e cavallo. Un connubio confermato oggi con l’inaugurazione al Museo Canonica di Villa Borghese, a Roma, della mostra “Questo è Aquilino figlio del vento”, che espone opere pittoriche del ‘700 delle collezioni capitoline che ritraggono i celebri cavalli del principe e collezionista Camillo Rospigliosi. Un evento promossa Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Sport e Salute e Fise (Federazione Italiana Sport Equestri), Servizi museali di Zètema Progetto Cultura e curata da Sandro Santolini.
«Questa mostra racconta una passione, quella di Camillo Rospigliosi per i suoi cavalli – le parole di Federica Pirani, direttrice del Patrimonio Artistico delle Ville Storiche della Sovrintendenza Capitolina -. Rospigliosi era un personaggio eccentrico, i cavalli per lui erano come figli. Dove troviamo qualcuno che ha scritto poesie e odi ai propri cavalli? Lui li ha fatti ritrarre: una tradizione inusuale in Italia. I ritratti sono accompagnati in genere da dei versi, in ogni dipinto vi sono delle piccole poesie. Camillo Rospigliosi segnava in una sorta di diario tutte le vincite dei cavalli provenienti dal suo allenamento. La tradizione dei concorsi ippici a Roma, infatti, viene da molto lontano». Pirani ha poi sottolineato «il rapporto esemplare con Sport e Salute e Fise: una vera best practice. Sport e Salute gestisce Piazza di Siena in maniera straordinaria, come straordinaria è la cura che ha delle zone limitrofe. Lo scorso anno abbiamo fatto un restauro della Mostra dell’Aqua Felix, che non è stata in nessun modo vandalizzata: è la dimostrazione che mantenendo le cose bene, anche le persone si abituano a rispettare le bellezze che appartengono a tutti».
«Abbiamo accolto con grande piacere il suggerimento di organizzare questa mostra – ha aggiunto il presidente della Fise, Marco Di Paola -. Il cavallo rappresenta il nostro compagno di sport e di vita. Lo sport non è soltanto un gesto agonistico, ma anche un’occasione di socializzazione e di cultura. Per questo devo ringraziare Sport e Salute e la Sovrintendenza al Comune di Roma per aver reso possibile la mostra».
«Abbiamo creato un rapporto che va oltre quello istituzionale: è uno splendido rapporto umano, e penso che questo si veda nei risultati – ha affermato Valeria Panzironi, direttrice Sviluppo, Strategie e Shared Service di Sport e Salute -. Con la Fise condividiamo con passione l’organizzazione di Piazza di Siena e la cura dell’area. Colpisce molto anche me che la mostra dell’Aqua Felix non sia stata danneggiata, vuol dire che il bello chiama rispetto. E’ il principio che abbiamo applicato anche nell’Ovale. Penso sia il messaggio più bello».
L’esposizione rimarrà all’interno del Museo fino al 15 settembre 2024 e rappresenta un evento particolarmente importante per gli organizzatori del Concorso di Piazza di Siena: per la prima volta infatti, il Museo Canonica entra nel ‘perimetro’ della legacy del Concorso e nella ‘traccia museale’ dell’evento stesso, che nelle passate edizioni si era concretizzata attraverso le collaborazioni con lo GNAM (Galleria Nazionale Museo d’Arte Moderna), l’esposizione delle rivisitazioni del ‘Cavallo di Leonardo’ e altre ancora.