Pisa, 23 febbraio 2024 – Raggiungere il proprio obiettivo, una ‘caccia’ nobile nel senso più vero del termine.
Come quella su cui la Società Toscana Caccia (Simulata!) alla Volpe punta anche quest’anno: valorizzare il tema Cavalli & Cultura.
E i numeri danno ragione agli amici toscani.
Dopo un 2023 straordinario, pieno di eventi per festeggiare i 30 anni della Società e culminato in autunno con il Meet Nazionale di tre giorni a Migliarino Pisano che ha visto la partecipazione di ben 130 cavalieri provenienti da sei Nazioni, anche per il 2024 la STCV offre un calendario ricco di incontri nei luoghi più belli della Toscana.
Il 2023 si è concluso con l’ultimo Meet a dicembre, ospiti di Gaia Bulgari al Polo Club di Punta Ala.
Grazie alle splendide spiagge, tra cui la mitica Cala Violina e lo stesso arenile di Punta Ala lungo sei chilometri, cavalieri e ospiti hanno potuto godersi pienamente la giornata al mare terminando con una colazione di pesce sul porticciolo.
Merita menzionare un aneddoto sul toponimo.
La località che in origine si chiamava Punta Troia dell’antico Portus Traiani, deve il suo nome attuale ad un altro cavaliere del passato ivi residente, ossia il “Cavaliere dell’Aria” e trasvolatore Italo Balbo.
Puntualmente a febbraio si è aperta la stagione 2024 con il Meet in una location ormai familiare a molti, l’Azienda Agricola Toscani a Casale Marittimo.
Il Field, guidato dal Master e presidente della STCV Giuseppe Cicirello e dalla “Volpe” impersonata da Rocco Toscani eccezionalmente in monta americana, essendo il padrone di casa campione di Reining, ha percorso uno dei tratti più suggestivi della Costa degli Etruschi che domina l’arcipelago toscano del Tirreno e offre un panorama spettacolare fino alla Corsica.
La Caccia, che anche questa volta ha avuto la presenza di molti ospiti di altre società, tra cui la Bologna Hunt, la Società Milanese e quella Torinese per la Caccia a Cavallo, si è incamminata sugli antichi sentieri della Macchia della Magona.
Oggi Patrimonio Agricolo Forestale Regionale della Toscana, ai cavalieri erano tuttora ben visibili le carbonaie utilizzate fin dall’epoca etrusca per la produzione del carbone da legna, necessario per la lavorazione del ferro proveniente dalla vicina isola d’Elba.
Il gruppo ha proseguito sulle colline tra i vasti uliveti della Tenuta Gardini di Bibbona che fu di proprietà di uno dei fondatori storici della STCV, il NH Aldobrando Rossi Ciampolini.
L’azienda agricola oggi è gestita dai due nipoti, Manoli e Moira Rossi Ciampolini che vi produco, in seguito alla reintroduzione sul territorio di piante autoctone e la sperimentazione di nuove specie, un olio d’oliva biologico d’eccellenza pluripremiato.
Grazie alla loro volontà di mantenere la tradizione equestre in memoria dello zio, grande amico del colonnello Piero D’Inzeo che in passato vi partecipò in veste di Master alle Cacce della STCV, è stato permesso ai partecipanti di fare il break ristoratore in uno dei luoghi storici più fotografati della zona sempre di proprietà della Tenuta Gardini: il Mulino del Cardellino.
Si tratta di un antico e raro mulino a vento, eretto nel corso del XIV secolo, periodo di massima fioritura economica a Bibbona, da maestranze andaluse.
La ragione principe della sua costruzione fu la necessità di inserirlo nella rete dei numerosi mulini d’acqua già presenti sul territorio per poter garantire la produzione anche in caso di siccità.
Ormai privo di pale ma in ottime condizioni conservative, il Mulino del Cardellino che era in funzione fino al secolo scorso, permette ancora oggi, grazie alla sua posizione dominante sulla collina, di godere di una vista mozzafiato su un paesaggio incontaminato.
Per non mettere a rischio i cavalli a causa del terreno pesante dalle piogge, la cattura è avvenuta nella grande Arena Equestre coperta, gioiello del Centro Ippico dell’Azienda Agricola Toscani.
Qui la “Volpe” ferrata della disciplina di monta americana, il Reining, ha saputo scappare con destrezza ai suoi inseguitori, ma infine si è dovuta arrendere all’amazzone provetta e socia della STCV di origine polacca, Agata Maminska.
Già, perché come scrisse il dotto Ettore Mazzucchelli nel suo Manuale di Massime Sentenze e Pensieri del 1769: “La volpe è astuta; ma chi la prende è più astuto di lei”.
Comunicato STCV