Bologna, 1 aprile 2020 – Philippe-Etienne Lafosse era un ragazzino di 13 anni quando nel 1751 il padre, Maresciallo delle Scuderie del re di Francia, lo prese alle sue dipendenze come palafreniere.
Ma oltre a farlo lavorare in maneggio lo incitò a studiare con l’intento di farne un perfetto e completo uomo di cavalli: una evoluzione illuminata di lui stesso, a sua volta figlio di un maniscalco.
Nonostante i chiarissimi meriti dimostrati sul campo come militare, cavaliere e veterinario Philippe-Etienne subì uno smacco notevole quando gli venne negata una cattedra alla Scuola di Alfort.
Si riprese da questa delusione dedicandosi anima e corpo ad un ambiziosissimo progetto, la stesura di un dizionario che illustrasse tutti i termini e le parole legati ai cavalli e al loro mondo: dalla veterinaria alla mascalcia, dall’equitazione accademica al governo della mano.
Tutto un mondo di sapere riordinato, spiegato e custodito in quattro volumi, duemila pagine, cinquemila singole voci dove risplende la padronanza della materia dell’autore che riesce sempre ad inserire ogni lemma nel suo contesto reale in modo chiaro ed efficace.
Da studiare, è impagabile.
Dictionnaire raisonné d´hippiatrique, cavalerie, manège et maréchalerie di P.E. Lafosse – Boudet, Parigi 1775.