Bologna, 20 aprile 2020 – Dal 1860 al 1861 il servizio postale del Pony Express unì gli Stati Uniti dalla costa dell’Atlantico a quella del Pacifico.
In 10 giorni di viaggio al galoppo serrato lettere, giornali e messaggi arrivavano da un estremo all’altro della tratta.
Appena assunti i cavalieri del Pony Express dovevano giurare su questa Bibbia (di cui ricevevano in dono una copia) di mantenersi sobri, non bestemmiare, non ubriacarsi, non litigare (almeno con i colleghi) e comportarsi onestamente.
Forse i primi tre o quattro propositi non erano sempre graniticamente rispettati visto che i dipendenti di Russel, Major & Waddel erano famosi per il caratterino piuttosto forte: ma in quanto a dedizione al lavoro sono passati alla storia, quindi confidiamo in una assoluzione celeste per ognuno di loro.
Probabilmente nessuna di queste Bibbie viaggiò veramente con i terribili ragazzini del Pony Express che per essere il più leggeri possibile spesso non portavano con sé nemmeno la pistola, contando solo sulla velocità del loro cavallo per mettersi in salvo dai probabilissimi agguati.
I cavalieri incaricati di portare i sacchi della corrispondenza lungo le 190 stazioni che coprivano la tratta erano per lo più giovanissimi: famoso il bando di reclutamento che cercava soggetti”… giovani, magri, di non più di diciotto anni. Devono essere cavalieri esperti, disposti a rischiare la morte ogni giorno. Preferibilmente orfani”.
I cavalli usati per il servizio percorrevano, a spron battuto, tratte da 24 km. ognuno e venivano cambiati al volo ad ogni tappa: tra i soggetti impiegati anche Morgan e Purosangue, cui era riservata la veloce estremità orientale del percorso.
I Mustang invece erano gli specialisti della parte occidentale, molto più accidentata, dove il loro piede sicuro faceva davvero la differenza.
Pony Express Bible – American Bible Society, New York 1858