Bologna, 15 aprile 2020 – Ci sono cose e persone che hanno il sapore di altri tempi anche se cronologicamente vicine a noi.
E’ il caso di questo libro scritto da un generale di artiglieria colto, raffinato ed elegante come i maestri dell’equitazione da lui studiati per tutta una vita sia in sella che sui libri: Domenico Susanna.
Susanna scrivendo si rivolge idealmente agli istruttori, condensando in queste pagine riflessioni e distillati di conoscenze acquisite in una vita di applicazione costante allo studio dell’equitazione: ottimo cavaliere di completo, pioniere del dressage nazionale fu anche uno studioso profondo della materia e possedeva una delle biblioteche equestri più ricche d’Italia.
Dalle sue parole e dalle fotografie che illustrano il libro e che lo ritraggono nel lavoro col suo cavallo si riconosce non solo il cavaliere di qualità ma anche la persona integerrima e coerente, esigente con gli altri come con se stesso.
Forse un carattere non facile, forse anche una persona sola ma profondissimamente legata ai suoi cavalli.
Il libro è dedicato al suo capolavoro personale, Oregon: il sauro sardo che aveva cresciuto e addestrato e la cui morte gettò Susanna sulla china della depressione.
Una storia vera, tragica come il romanzo d’appendice di un’epoca in cui, forse, Susanna sarebbe vissuto con più felicità: il generale Susanna si tolse la vita dopo aver posto termine a quella di Tago, il grigio andaluso che aveva preso il posto di Oregon.
Qui un articolo sull’accaduto apparso su “Cavalli e Corse” il 26 marzo 1992, scritto dal colonnello Paolo Angioni.
Il perfetto cavaliere: l’equitazione razionale moderna di Domenico Susanna, Edagricole 1976