Bologna, 29 febbraio 2020 – E’ raro ma capita: prendi in mano un libro, cominci a sfogliarlo e ti sembra di riconoscerti, di vederti riflesso in quelle parole.
La scelta dei termini, il registro utilizzato, gli episodi raccontati e quelli lasciati scorrere via, tutte cose che se si accordano con il nostro sentire ci regalano la gioia di spaziare in piena fiducia, pagina dopo pagina, nei pensieri dell’autore.
O dell’autrice, come in questo caso: Elaine Walker, musicista e scrittrice inglese che nel 2011 ha pubblicato anche in Italia, per i tipi di Orme, Il Cavallo.
Che è un excursus tra mito, storia e vita vera dell’animale che più di ogni altro ha cambiato il corso della vita degli uomini, attraverso la descrizione degli ambienti geografici e umani di ogni tempo caratterizzati dalla sua indispensabile presenza.
Dalla mitologia classica alle pianure del West passando per le steppe mongole e le sublimazioni dell’equitazione accademica.
Lo stesso genere di libro è stato già trattato centinaia, migliaia di volte nella storia della bibliografia equestre: e non è mai stato esattamente il genere di opera letteraria più esaltante, ammettiamolo, dal punto di vista dello humour o della freschezza di eloquio.
Ma gli altri non erano stati scritti da Elaine.
Che è colta, conosce profondamente la storia dell’equitazione ma è anche allergica a qualsiasi noiosità e soprattutto è una donna di cavalli vera, che spala letame e striglia quelli della sua farm.
Scrive come parla, in un linguaggio diretto e vivace, mai accademico o banale; e siamo sicuri che sia proprio per il fatto di vivere in un mondo così simile al nostro di tutti i giorni a farle scegliere di raccontare, come per magia, esattamente il tipo di storie che ci piace scoprire.
Alcune che ci erano già note, ed è una delizia priva di qualsiasi venatura di gelosia accorgersi di aver raccolto la stessa pietra preziosa anche se l’abbiamo trovata in altre pagine; altre sono invece del tutto nuove.
Ma tutte accomunate dall’essere vere, significative, importanti.
Comprensibili e familiari perché vengono chiaramente da qualcuno come noi: che guarda i cavalli e vede dei vecchi, meravigliosi amici insostituibili, e incomparabili.
E quando Elaine parla di uomini e donne, cavalieri e amazzoni conosciuti e magari lontani nel tempo ed esprime esattamente lo stesso giudizio che ne diamo noi nel nostro intimo, ecco, è il massimo: sembra di essere tutti vicini, in mezzo alla stessa polvere, accarezzando le stesse criniere.
Perché continenti e secoli non sono niente, e in fondo parliamo tutti con lo stesso cavallo.
Il Cavallo, di Elaine Walker – Orme Editore, pagg. 254 Euro 16,00
Elaine Walker ha scritto anche un bellissimo trattato su William Cavendish, il magnifico Duca di Newcastle: To Amaze the People with Pleasure and Delight (Xenophon Press, 2015).
Ed è una delle consulenti per gli spettacoli equestri di Bolsover Castle, la splendida dimora di Cavendish: se passate in Inghilterra, potreste assistere anche voi ad una rievocazione piena di fascino per chi ama i cavalli e la storia della bella equitazione.