Bologna, 18 febbraio 2024 – Tra le eccellenze italiane, quella dei maestri vetrai di Murano è rinomata in tutto il mondo. Settore in grandissima sofferenza a causa dell’aumento dei costi energetici, conserva tuttavia delle perle preziose capaci di unire arte e artigianato per dare vita a delle vere meraviglie.
Quelle di cui parliamo hanno un debito d’onore con il Maestro Pino Signoretto che ha ‘creato’ le sue opere presso la Vetreria Venier di Murano. Scomparso nel 2017 a 70 anni, il testimone di Pino è stato raccolto dal fratello Giancarlo, che quando aveva soli 14 anni aveva scelto Pino come mentore e maestro. E che ha proseguito nella giovane tradizione dei Signoretto mettendo a segno un’opera da record.
Si tratta di un cavallo rampante interamente realizzato in vetro soffiato. Il più grande che sia mai stato progettato e realizzato. Una vera e propria sfida tra leggi della fisica, materiali e maestria. Che Giancarlo, con tenacia, ha vinto.
Signoretto ha pensato e ripensato, creato progetti e studi fino a trovare l’equilibrio tra gravità e peso affinché il suo cavallo potesse stare in piedi. E alla fine è riuscito nell’impresa di realizzare un vero e proprio monumento equestre in vetro.
Un’opera di ‘peso’
Il cavallo rampante in vetro soffiato di Murano è alto due metri e pesa 250 chili. E 250, questa volta in migliaia euro, è l’ingente valore dell’opera. Che è già stata venduta e per la quale c’è già richiesta per altri tre esemplari. Ma niente paura, non saranno copie. Come specifica il maestro, ogni realizzazione sarà un pezzo unico.
Record nei record, ad aiutare Giancarlo Signoretto è stata Agnese Tegon, talentuosissima allieva di Signoretto e prima donna veneziana a lavorare il vetro.
«Con il cavallo rampante consolido la nostra fama a livello internazionale – ha dichiarato Signoretto alla stampa. – Siamo i più gettonati al mondo, una dinastia di vetrai. Questo cavallo rampante è anche una promozione per il vetro di Murano e per tutta la categoria dei maestri vetrai».
E naturalmente una promozione incredibile anche per il cavallo, già tanto presente nei pezzi del fratello Pino e ora portabandiera dei Signoretto nel mondo.