Bologna, 3 maggio 2021 – Quest’anno ricorre il bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, l’uomo più famoso di Francia. Anche in periodo di restrizioni e pandemia, per l’occasione si è già avviato un ricco palinsesto di eventi.
Tra questi, la mostra Napoléon n’est plus e, a latere della medesima, Napoléon ? Encore ! De Marina Abramović à Yan Pei-Ming. In pratica due filoni museali ospitati a Les Invalides. Il luogo dove si erge il mausoleo dell’imperatore.
Ed è proprio questo secondo filone artistico contemporaneo – un inedito per il Musée de l’Armée – che sta agitando il sonno di diversi francesi.
L’artista francese Pascal Convert ha scelto di realizzare una installazione che si concretizza in una riproduzione in 3D di Marengo, il celebre cavallo di Napoleone, da ‘lasciare fluttuare’ proprio sopra la tomba museale.
Si tratta in realtà della ricostruzione esatta dello scheletro del celebre destriero, realizzata a Londra in materiale plastico.
Presentata in anteprima ai media francesi, l’opera di Convert ha scatenato le ire del giurista Thierry Lentz, direttore della Fondazione Napoleone e della rivista Napoleonica. Lentz ha accusato Pascal Convert di mancanza di rispetto e di aver profanato il monumento nazionale.
Convert ha argomentato pubblicamente che, au contraire, il suo lavoro è testimonianza di estremo rispetto. Seguendo la tradizione dei grandi guerrieri sepolti con i propri destrieri, ha inteso riunire cavallo e cavaliere, Marengo e Napoleone.
«Passando attraverso l’animale, si ritrova ciò che di umano c’è nell’imperatore», ha dichiarato.
Chi si è tirata fuori dai giochi e probabilmente già pensa di passare all’incasso di una imprevista pubblicità mediatica è la direzione del Museé de l’Armée che ha dichiarato che, a prescindere, gli artisti avevano avuto carta bianca sui contenuti delle loro opere.
La mostra Napoléon? Encore! sarà visitabile nell’osservanza delle norme ani-Covid vigenti in Francia dal 7 maggio al 30 gennaio 2022.