Bologna, 27 novembre 2022 – Anche se si ha sempre l’impressione che sia una goccia nel mare, di tanto in tanto, nei ‘piani alti’ si trova lo spazio per qualcosa di utile anche per gli ultimi… In questo caso gli animali che vengono impiegati nelle aree più povere del mondo come ‘bestie da soma’. Asini, muli e cavalli da lavoro insomma…
È con ottimismo che i sostenitori di questa silente categoria di collaboratori dell’uomo festeggiano la recente risoluzione del Secondo Comitato delle Nazioni Unite per proteggere e migliorare la vita e la salute degli animali da lavoro.
L’inclusione degli animali da lavoro nella risoluzione Onu è frutto di un tenace lavoro condotto da The Donkey Sanctuary, associazione di fama mondiale che da tempo si batte, con l’appoggio di diversi stati membri della commissione, in questo senso.
Di fatto, l’Onu sancisce un passo significativo verso il riconoscimento globale dell’inestricabile legame tra la salute e il benessere di uomini e animali e dell’importanza di un approccio più olistico alle questioni di salute globale.
Tutti i Paesi membri si sono impegnati a realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Con una tempistica che vedrà il primo momento di verifica già nel 2023.
Ian Cawsey, per The Donkey Sanctuary, ha dichiarato che si tratta di un risultato fantastico. «Il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite del ruolo degli animali e della loro salute nel raggiungimento di un pianeta sostenibile e dell’importanza di un approccio “One Health” è un momento davvero significativo.»
Per molte comunità di tutto il mondo, gli animali da lavoro, come asini e muli, sono fondamentali per aspetti essenziali della sopravvivenza. Come l’accesso all’acqua potabile, la coltivazione della terra e i trasporti…
Il Donkey Sanctuary e le organizzazioni partner sostengono da tempo che il contributo di questi ‘lavoratori a quattro gambe’ meriti un riconoscimento formale. E che la loro salute e il loro benessere siano una questione fondamentale che deve essere affrontata a livello globale.
2023: un’agenda ricca che guarda al futuro
All’inizio dell’anno, l’Assemblea ambientale delle Nazioni Unite aveva già approvato lo sviluppo di un rapporto sui legami tra benessere degli animali, ambiente e sviluppo sostenibile. La risoluzione offre a questo punto l’opportunità al Donkey Sanctuary di ‘mettersi al servizio’ dei governi. Non ultimi quelli che possiedono un gran numero di animali da lavoro, per trovare insieme le soluzioni migliori per ottemperare alla risoluzione stessa.
«Nel 2023, grazie ai risultati ottenuti quest’anno dalle Nazioni Unite, ci sarà un’agenda molto fitta per tutti noi. Questa risoluzione sarà presentata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a dicembre. Sarà un ottimo modo per concludere l’anno per gli asini e i muli da lavoro di tutto il mondo», ha detto Cawsey.