Lisbona, 5 gennaio 2022 – Abbiamo tutti una gran voglia di viaggiare, lo sappiamo.
E se non possiamo fare altro, è bello anche progettare itinerari futuri: e se si amano i cavalli in generale e gli attacchi in particolare, una capatina in Portogallo è d’obbligo.
Non solo per gli Alter Rèal e la Scuola Portoghese di Arte Equestre, ma anche per quella meraviglia che è il Museu Nacional dos Coches.
Già la struttura che lo ospita è magnifica. Modernissima e lineare, uno dei tanti gioielli architettonici incastonati nella zona di Bélem, sulla riva del fiume Tejo.
Aperto su tutti i lati verso l’esterno tramite grandi vetrate, il museo è stato pensato come un luogo pubblico che offre spazio alla città.
Così oltre alla conservazione delle sue ricche collezioni di attacchi, alla ricerca legata ad ognuno degli oggetti loro legati e alla condivisione di queste particolari conoscenze il Museo è un generatore di cultura.
Perché ospita mostre che vanno anche al di là della sfera equestre, “nella ferma convinzione del suo ruolo di promotore di sviluppo umano, sociale ed economico”.
Schermi interattivi, legni stupendi, mille oggetti di interesse storico e umano, testimonianze di tempi e persone che furono.
Gli attacchi qui conservati, speso completi di finimenti sono una sessantina. In prevalenza appartenenti alla casa reale portoghese, diversi esemplari provengono anche da Austria, Francia e Italia.
Volendo si può dare anche una sbirciatina online: così, giusto per preparare il viaggio vero che magari riusciremo a fare un po’ più in là.
O magari solo per riempirsi gli occhi di cose belle: il che, fa sempre bene.
C’è anche una sezione dedicata ai più piccoli, che presenta la storia vera raccontandola un po’ come una favola.
Il Museu dos Coches ha una sede espositiva anche nella sua casa originaria: il Picadeiro Real, il vecchio maneggio reale, progettato dall’architetto italiano Giacomo Azzolini ed annesso al Palazzo di Belém.