La visita di stato in cui sono impegnati in questi giorni a Roma il Re Carlo III del Regno Unito e la Regina Camilla in Italia è un corto circuito mediatico che unisce gossip, politica, attualità, costume, cultura…e anche sport.
Per la precisione lo sport equestre: passione di una vita per Carlo e Camilla, che proprio vicini a un campo di Polo, alla fine di un partita, furono immortalati per la prima volta insieme, nel 1970.
Da lì al gossip il passo è breve, e talmente banale che non staremo nemmeno a rivangarlo.
Quanto sia importante dal punto di vista dell’attualità una dimostrazione di amicizia tra due paesi europei, in un momento in cui tutto sembra cospirare per dividere e imperare a loro svantaggio invece ci sentiamo di sottolinearlo, perbacco.
In quanto al costume sorvoliamo velocemente sul blu royal di Camilla.
Che, in un colpo solo, cita l’Azzurro del Bel Paese e il colore vincente in una competizione nata per creare un abito per la Regina Carlotta moglie di Re Giorgio III (sì, quelli dello spin-off di Bridgerton).
Ma quello a cui vogliamo arrivare è la cultura, equestre per di più.
Perché la regina Camilla, accompagnata con Carlo dal nostro Presidente Sergio Mattarella, avrà un momento riservato solo a lei nella magnifica Biblioteca del Piffetti a Palazzo del Quirinale.
Un vero gioiello, quasi sconosciuto anche a noi italiani: è un piccolo ambiente dalle boiserie in legno, finemente decorato dall’ebanista Pietro Piffetti.
Realizzato nella prima metà del ‘700 per Villa della Regina, una delle residenze piemontesi dei Savoia, nel 1879 lo adattarono per l’appartamento della Regina Margherita, moglie di Umberto I, al Quirinale.
“La biblioteca del Quirinale è composta da una struttura in pioppo rivestita di legni di diversa natura quali il palissandro, l’ulivo, il bosso e il tasso. L’insieme è impreziosito da raffinati intarsi in avorio. L’ambiente è completato da due piccole consoles rivestite in tartaruga con intarsi in avorio che simulano fogli e stampe poggiati sul piano. In uno dei finti fogli in avorio si legge la firma di Pietro Piffetti”.
E qui è stata raccolta per lei una selezione di libri equestri antichi della biblioteca savoiarda.
Quali saranno i titoli scelti per Camilla?
Scommettiamo che ci sarà una copia del libro di Newcastle, quasi immancabile un Grisone.
Ma forse sarebbe più indovinato il libro di Cesare Fiaschi, che passò dei guai con l’Inquisizione per aver aderito alla setta del monaco eretico Giorgio Rioli detto il Siculo, a sua volta vicino al movimento anabattista (quindi protestante) ferrarese.
Non è da escludere Pluvinel con L’instruction du Roi en l’exercice de monter à cheval visto che la regina conosce molto bene il francese.
C’è comunque da considerare il fatto che i libri qui contenuti sono stati editi principalmente dell’800.
A questo punto ci piacerebbe sapere non sia stato snobbato il mitico Volpini, che un buon proverbio è sempre un ottimo argomento di conversazione.
Speriamo anche noi in una notizia di gossip mirata.
Che ci facciano sapere quali sono stati i libri scelti per la Regina Camilla, please!