Bologna, 17 novembre 2022 – 200 anni di vita. Tanti sono quelli della Scuola di Cavalleria che, fondata il 15 novembre del 1823 a Venaria Reale, sabato 19 novembre festeggerà il suo compleanno proprio nel luogo dove tutto è cominciato.
Fu il re di Sardegna Carlo Felice, con Regio Viglietto, a disporre la costituzione della Regia Scuola Militare di Equitazione. Lo scopo dell’istituzione era quello di istruire, nell’equitazione, i giovani allievi dei corpi di cavalleria, gli ufficiali di ogni Arma nonché le persone della corte reale. Il tutto conferendo unicità di metodo all’equitazione da loro praticata.
Il primo Comandante della Scuola fu il marchese di Sant’Uberto, il Maggior Generale Pietro Saibante. Dopo di lui fu la volta del prussiano Ottone Wagner, al quale il re conferì, nel 1825, la carica di “Capo Cavallerizzo”, vale a dire istruttore di equitazione. Wagner rimase a Venaria Reale per vent’anni.
Tocco a re Carlo Alberto, nel marzo del 1848, in previsione degli eventi bellici della Prima Guerra di indipendenza, decretare lo scioglimento della Scuola e il trasferimento di personale e cavalli ai reggimenti di cavalleria che si apprestavano ad entrare in guerra contro l’Austria.
Nel 1849 la Scuola venne ricostituita a Pinerolo (Scuola Militare di Cavalleria) con lo scopo di istruire il personale dell’Arma di Cavalleria con un indirizzo univoco alla preparazione equestre dei quadri. La sede distaccata di Tor di Quinto per lo sviluppo dei corsi complementari di equitazione di campagna nacque nel 1891. Nel 1910, l’Istituto cambiò nome e diventò la Scuola di Applicazione di Cavalleria.
A seguito degli eventi bellici del 1943, la Scuola di Applicazione di Cavalleria venne sciolta. Ma solo per un lasso di tempo relativamente breve dato che solo tre anni più tardi, nel 1946 venne costituita in Roma, sempre a Tor di Quinto, la Scuola di Cavalleria Blindata.
Negli anni a seguire, la nomenclatura varia di pari passo con il variare degli ausili militari, fino a 2000, anno in cui la Scuola riassume il nome tradizionale di Scuola di Cavalleria e nel 2007 assorbe l’onere dell’istruzione nella funzione RSTA da Montelibretti, che si riconfigura in Centro Militare di Equitazione, dedicato allo sport di eccellenza, pur rimanendo alle dipendenze della Scuola.
Oggi, alla vigilia del duecentesimo anniversario dalla sua costituzione, la Scuola si articola in un Comando e in un reggimento addestrativo a cui è devoluto il compito di condurre la formazione e la specializzazione degli Allievi Marescialli e Sergenti nonché la qualificazione, l’aggiornamento e la specializzazione di Ufficiali, Sottufficiali, volontari in ferma prefissata e in servizio permanente. Il reggimento assicura inoltre l’indispensabile supporto logistico a tutte le attività.
Il motto della Scuola, imperituro in 200 anni è “Con impeto e ferreo cuore oltre l’ostacolo” che coniuga l’antico spirito dei soldati a cavallo con quello moderno dei blindati e corazzati.
I festeggiamenti per i 200 anni
Sabato 19 novembre, nella Venaria Reale si terrà una festa, con il patrocinio della Regione Piemonte, durante la quale il sindaco Fabio Giulivi e il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, conferiranno la cittadinanza onoraria alla Scuola di Cavalleria.
- Il programma dei festeggiamenti per i 200 anni della Scuola di Cavalleria avrà inizio alle 14 in piazza Vittorio Veneto, dove verrà deposta una corona d’alloro al monumento ai Caduti, con schieramento delle associazioni dei combattenti, d’Arma e civili cittadine. Alle 14.30, nella Cappella di Sant’Uberto, in piazza della Repubblica 4, il ritrovo per la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, che avverrà alle 15. Una ventina di minuti dopo, si terrà il convegno «I due secoli della scuola di Cavalleria Venaria Reale 1823: la nascita».
- Giuseppe Marinello: “L’arte equestre tra patrimoni culturali immateriali e siti dell’UNESCO”
- Mario Gennero: “Otto Wagner: il primo istruttore della Scuola”
- Domenico Bergero: “La Regia Scuola Veterinaria e la Scuola di Cavalleria”
- C.A. (c.a.) Francesco Apicella: presentazione del Calendario storico ANAC 2023
- B. Claudio Dei: “La Scuola di Cavalleria oggi, già domani”
Alle 17, infine, visita alla Corte Pagliere, ovvero la ex Cavallerizza Lamarmora