Bologna, 14 giugno 2021 – È una vita che chi appartiene al mondo equestre spera che la cultura del cavallo arrivi in pianta stabile a scuola. Soprattutto tra i più giovani. E ogni iniziativa in questo senso costituisce un piccolo mattoncino per costruire quello che sarebbe un ponte importantissimo.
Soprattutto quando il contatto con il cavallo o con il pony assume un ruolo sociale. E formativo. In luoghi in cui i valori sono da coltivare con amorevole attenzione.
La scuola elementare Sandro Pertini di Taranto, capitanata dalla dirigente scolastica Daniela Giannico, ha messo in campo per i propri giovani allievi il progetto che prende il nome di ‘Scuola a cavallo’. Secondo il filo conduttore del progetto, il cavallo diventa il vettore elettivo affinché i bimbi imparino ad aprirsi verso ‘l’altro’. A guadagnare una consapevolezza della conoscenza di se stessi nel contesto di una relazione sociale.
Il che, in termini assolutamente pratici si è tradotto in sessioni da tre ore ciascuna in scuderia, al Centro Ippico Tarantino, due volte a settimana. In orario extrascolastico ma a contatto con i cavalli e la natura. Sotto l’occhio vigile dello staff tecnico e dei genitori, accompagnatori e anche un po’ complici dell’affascinante iniziativa.
Da un punto di vista prettamente equestre, ‘Scuola a cavallo’ è stato un ottimo canale divulgativo per tutto ciò che riguarda il mondo del cavallo.
Agli allievi sono infatti stati presentati il ruolo del cavallo nella storia dell’uomo, la complessità della sua gestione quotidiana, elementi di comunicazione ed etologia, le razze e il loro impiego, le dinamiche del branco… Oltre naturalmente a sessioni pratiche con tanto di battesimo della sella e grooming.
In un periodo così sacrificato per la scuola, tra dad e poche occasioni di socializzazione, i ragazzi del Pertini hanno beneficiato di una iniziativa in presenza. Che ha fatto loro scoprire la bellezza del contatto con il pony, l’animale tra i più inclusivi che abbiano accompagnato la nostra evoluzione.
Speriamo davvero che l’iniziativa prosegua. E magari si estenda a tante altre scuole in tutta Italia.