Pesaro e Urbino, 21 gennaio 2025 – Lo sentiamo dire spesso a convegni e seminari ‘green’: l’equilibrio idrogeologico da preservare, l’abbandono della montagna da contrastare, le preziose tradizioni del territorio da tramandare….obiettivi molto importanti.
Anche nelle Marche ci stanno pensando seriamente, ma come fare?
«Creare una filiera del cavallo».
È stata la proposta avanzata sabato scorso in qualità di presidente dell’Unione Montana del Catria e Nerone da Alessandro Piccini al tavolo del turismo equestre organizzato a Cerreto di Cagli dalla Pro loco Pianello Aps in occasione della festa di Sant’Antonio.
«Unire il settore primario, quello dell’allevamento, al settore terziario, dei servizi e del turismo – ha sottolineato Piccini -. Indirizzare i nostri allevatori, in particolare quelli del cavallo del Catria, unica razza autoctona della regione verso l’addestramento dei puledri da dedicare al turismo equestre. Stimolare i centri ippici del territorio ed i singoli addestratori all’attività di doma come punto centrale e di unione tra il turista e il cavallo. Supportare le strutture ricettive del territorio, quelle a maggior vocazione agricola, nell’attrezzare le proprie strutture con punti sosta e rimesse per cavallo e cavaliere. Formare gli operatori del turismo e stimolare le agenzie a proporre pacchetti ed esperienze legate alla scoperta del territorio a cavallo. Obiettivo è mettere assieme tutti gli attori di questa filiera e creare ricadute economiche reali per tutti: allevatori, istruttori, accompagnatori, strutture ricettive ed operatori del turismo».
Piccini come sindaco di Cantiano ha portato inoltre l’esperienza di Cantiano Fiera Cavalli, una delle più grandi fiere di settore a livello nazionale: «Come enti pubblici sta ora a noi, in piena sinergia tra i vari livelli istituzionali, creare le condizioni al contorno di supporto strategico ed economico ai vari soggetti coinvolti (che dovranno fare squadra e cogliere le opportunità) come per esempio: incentivi economici per l’allevatore che decide di domare il proprio puledro e trattamenti convenzionati con i centri ippici del territorio; bandi di finanziamento rivolti alle strutture ricettive per adeguare i propri edifici all’accoglienza di cavalli e cavalieri; bandi rivolti agli enti pubblici per creare ippovie sul territorio. Sono territori i nostri in cui la residenzialità è sempre più a rischio, occorre una politica convinta e organica per le aree interne, occorre un’inversione nella gestione dei servizi, deroghe e fiscalità agevolate».
Piccini ha concluso con i ringraziamenti agli organizzatori dell’incontro: Fabio Bianconi e Raffaele Papi, la Regione Marche rappresentata dall’assessore Baldelli, dal consigliere Rossi e dal dirigente Gioffi.
Comunicato stampa, Amedeo Pisciolini da Il Resto del Carlino