Bologna, 13 marzo 2022 – La razza Trakehner compresa nel registro internazionale dei beni culturali immateriali dell’Unesco. Si tratta di un riconoscimento che è giunto al prestigioso stud book allevatoriale tedesco dopo un iter di oltre tre anni.
E oggi, con Dalera vittoriosa nei rettangoli di ’s-Hertogenbosch, assume un’allure ancora più prestigiosa.
La decisione dietro a questo riconoscimento si basa sulla scelta della Conferenza dei Ministri della Cultura e del Commissario per il Governo federale della Cultura e dei Media. È stata inoltre raccomandata da un comitato indipendente al lavoro sul patrimonio dei beni immateriali della Commissione tedesca dell’Unesco.
E anche per il florido paese di cavalli e stud book celebri, si tratta di un caso unico. Le uniche altre due realtà equestri riconosciute dall’Unesco, sempre nella sezione beni culturali immateriali, sono la Spanish Riding School di Vienna e il Cadre Noir di Saumur.
«L’inclusione nel registro dei beni culturali Immateriali dell’Unesco è già di per sé l’espressione della natura assolutamente speciale della razza Trakehner». Queste le parole del direttore della Trakehner Verband Lasr Gehrmann.
Il processo di riconoscimento è stato molto articolato e complesso. Ed è passato attraverso una griglia di valutazione molto severa. Le commissioni hanno valutato l’attività dello stud book, la storia del Trakhener, il suo valore allevatoriale, culturale, sportivo e anche commerciale.
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale del Comitato dell’Unesco, il comitato stesso ha esplicitamente riconosciuto l’impegno con il quale l’allevamento del Trakehner ha sempre lavorato. Così come l’ottimo lavoro documentale che ha fornito per raccontare all’Unesco una storia lunga tre secoli.
Una pratica allevatoriale condivisa. Scambi con altri paesi. Programmi intensivi di formazione e un’informazione efficace. Sono questi i valori aggiunti che hanno determinato la scelta del Comitato.