Bologna, 18 marzo 2023 – Senza addentraci nella querelle di chi è pro e chi è contro, ecco un esempio di come molto lontano da noi (sia per mentalità ed etica, sia per chilometri) il tema dei trasporti ippotrainati per scopi turistici ha una propria connotazione.
In Giappone, nella zona termale di Yufuin, nel distretto di Oita, le carrozze che trasportano i turisti sono una vera attrazione. E l’avvio della loro attività per il 2023, dopo anni di pesanti restrizioni a causa della pandemia che ha messo in ginocchio l’economia prettamente turistica, ha costituito un evento di grande rilievo.
Con un impatto ambientale piuttosto limitato, questi veicoli ippotrainati attraversano, principalmente, le campagne con il monte Yufu sullo sfondo. Il loro impiego non è frutto di una tradizione antica. Di fatto sono entrate in uso solo nel 1975. Promosse dalle autorità locali come simbolo di ricostruzione per un territorio che era stato segnato da un grave terremoto.
Da allora hanno costituito un motivo di interesse turistico significativo, soprattutto per gli anziani turisti delle terme. Tanto che anche quest’anno, alla cerimonia di apertura della loro stagione lavorativa, avvenuta a inizio marzo, hanno presenziato le massime cariche locali, cittadini, ragazzi delle scuole… Si è perfino tenuta una cerimonia di preghiera per invocare la sicurezza per gli animali.
I tour di questi trasporti ippotrainati su ruote si estendono su un percorso di circa 4 chilometri. Hanno un costo di pochi euro, con agevolazioni per studenti delle elementari e giovani. Il servizio ha una calendarizzazione che va da marzo a dicembre e ogni cavallo può svolgere al giorno al massimo 10 servizi. Che, secondo le norme di tutela, possono essere cancellati in qualsiasi momento per motivi legati al meteo o a indisposizione dei cavalli.