Bologna, 19 febbraio 2025 – A che cosa potrà mai servire l’Ai in scuderia? Per quanti sono scettici in merito, arriva una potente rassicurazione: l’Ai, oltre che per produrre foto o testi, potrà servire per il benessere dei cavalli.
A mettere mano alla questione è stato Stephen O’Dwyer, creatore di una start-up nata nel 2021.
Ingegnere biomeccanico laureato all’University College di Dublino, O’Dwyer vanta un’infanzia molto ippica. Alcuni dei suoi primi ricordi riguardano proprio le corse alle quali il nonno lo portava spesso quando era un bambinetto. E la passione non l’ha abbandonato neppure quando la sua carriera scolastica gli ha fatto rivolgere, apparentemente, lo sguardo altrove.
Così, attrezzato con le conoscenze derivanti dai suoi studi e con la passione per i cavalli, O’Dwyer ha cercato di unire i due ambiti, legando la tecnologia con la biomeccanica equina.
Il risultato porta il nome di TrojanTrack, una start-up che utilizza Ai avanzata e tecnologia di stima della postura per rilevare segni seppur minimi di zoppia o irregolarità di un cavallo ripreso in video semplicemente con il proprio smartphone.
A chi gli chiede a che cosa serva TrojanTrack, il genietto irlandese risponde senza esitare: «La nostra missione è fornire ad allenatori e proprietari informazioni utili per migliorare il benessere dei cavalli e ottimizzare le prestazioni, trasformando il modo in cui l’industria equina si prende cura dei propri atleti».
Obiettivi molto ambiziosi
Attualmente, la start-up – che ha sede presso l’Irish National Stud di Kildare – si rivolge al mercato degli equini del Regno Unito e dell’Irlanda. Si conventra prevalentemente su cavalli da corsa, da salto e sportivi. «L’Irlanda è il trampolino di lancio perfetto per il nostro strumento di analisi degli infortuni» spiega O’Dwyer. Aggiungendo anche che l’azienda punta in futuro a un’ulteriore espansione.
L’ambiziosissimo obiettivo di O’Dwyer è far sì che TrojanTrack diventi lo standard globale per l’analisi della salute e delle prestazioni degli equini.
«Miriamo a trasformare il modo in cui i cavalli vengono curati, fornendo strumenti basati sui dati che migliorano il benessere, prevengono gli infortuni e ottimizzano l’allenamento. A lungo termine, immaginiamo che TrojanTrack venga utilizzato in ogni scuderia. E in ogni evento equestre in tutto il mondo, stabilendo nuovi parametri di riferimento per il benessere e le prestazioni dei cavalli».
Il futuro è già qui!