Bologna, 7 giugno 2021 – Anche quando si parla di inclusione sociale, la vecchia teoria che i cavalli possano davvero aiutare la nostra cultura a crescere gioca un ruolo importante. Soprattutto se si ha come obiettivo i più giovani e se ‘in regia’ siedono amministratori illuminati.
E così a Civitanova, l’assessorato al Welfare e Famiglia ‘capitanato’ da Barbara Capponi, nell’ambito del più vasto progetto “Città con l’Infanzia”, lancia l’iniziativa “Tutti a cavallo”.
“Tutti a cavallo” è un progetto rivolto all’inclusione dei più giovani. Presentato dall’associazione “Cavalli delle Fonti”, ha come obiettivo quello di migliorare le capacità di relazionarsi attraverso l’espressione. Il tutto nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita dei minori e delle loro famiglie.
Il progetto è rivolto a giovani e giovanissimi. Il target di età di coloro che beneficeranno dell’educazione assistita con i cavalli va infatti dai 5 ai 14 anni.
“Tutti a cavallo”, nell’accezione più larga del proprio nome, è rivolto tanto a bambini normodotati quanti a quelli con disabilità. Per il 2021, l’assessorato di Barbara Capponi mira a interessare dai 15 ai 30 ragazzi.
I cavalli quindi ancora al fianco dell’uomo nella sua evoluzione. Come è sempre stato. E in questo caso, il nemico da sconfiggere ha le vesti dell’isolamento sociale che spesso riguarda proprio le ‘gemme’ più preziose. Giovani e giovanissimi.
Come ha spiegato l’Assessore Capponi, l’inserimento nelle attività del singolo minore potrà variare in considerazione del numero di richieste. Questo per garantire la partecipazione più allargata possibile. Sarà inoltre riconosciuta una priorità ai bambini in svantaggio socioeconomico.
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