Amsterdam, 19 febbraio 2020 – Una mostra dedicata a George Stubbs e al costante interesse per i suoi soggetti preferiti, i cavalli: è quella che sarà aperta al pubblico da domani 20 febbraio sino al 1 giugno 2020 al museo olandese Mauritshuis, a L’Aia e che è intitolata “George Stubbs The Man, The Horse, The Obsession”.
Pezzo clou dell’esposizione il famosissimo ritratto di Whistlejacket, lo stallone che apparteneva a Charles Watson-Wentworth, 2° Marchese di Rockingham: il bellissimo cavallo è ritratto a grandezza naturale, libero da ogni finimento (unici “accessori” che appena si intravedono, i ferri) in una levade spontanea e leggera, su uno sfondo neutro e modernissimo nella sua nudità che esalta la finezza di modello del sauro protagonista.
Whistlejacket non divenne un padre famoso, ma aveva una genealogia da urlo già per quei tempi: era nato nel 1794, figlio di Mogul e quindi nipote di Godolphin Arabian da parte di padre e di Byerly Turk da parte di madre.
Un concentrato di storia del Purosangue Inglese ai suoi albori, in pratica.
Whistlejacket aveva un carattere difficile e gestirlo nel quotidiano non era un affare da principianti, ma era bellissimo e fu battuto solamente quattro volte nella sua carriera durata fino ai dieci anni quando venne ritirato dopo una celebre corsa sulle quattro miglia contro il forte Brutus, che arrivò secondo per una lunghezza.
George Stubbs (1724-1806) nacque a Liverpool ed era figlio di un commerciante di pelli: studiò accanitamente l’anatomia equina, arrivando a sezionare carcasse di cavalli conservandole tramite una sorta di imbalsamazione effettuata con il sego per poterle studiare il più a lungo possibile.
Da questa sua passione nacquero un volume di grande successo, The Anathomy of the Horse, e alcuni dei quadri equestri più belli che conosciamo oggi: al Mauritshuis potrete vederne diversi, tutti incantevoli per la loro precisione nel rendere la finezza e la qualità dei soggetti raffigurati, oltre ad un ritratto dello stesso Stubbs e allo scheletro di Eclipse, un altro padre storico dei Throughbred.
Vorremo essere là, ad ammirarli e non per ultimo questo dipinto, che raffigura sempre Whistlejacket in compagnia di Mr. Cobbs, il suo groom e altri due stalloni da Godolphin, sempre di proprietà del Marchese di Rockingham: esattamente dal vero.
Sembra che l’idea di ritrarre i cavalli su uno sfondo neutro fosse del Marchese stesso, che voleva così concentrare l’attenzione di chi avrebbe guardato il dipinto solamente sui cavalli: geniale, no? e chissà se l’idea gli era venuta guardando qualche dipinto orientale….