Roma, 19 febbraio 2018 – Sequestrati a Roma dai Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano e dai Carabinieri della Stazione Forestale di Roma 59 tra cavalli, asini, muli, pony e bardotti: grazie alla denuncia di alcune associazioni animaliste e alle indagini seguite, finalmente sono stati tolti dalle mani del 65enne italiano che è stato anche denunciato per uccisione e maltrattamento di animali.
Ritrovati nel suo terreno carcasse di animali morti: i tredici ettari dove l’uomo li teneva erano da lui occupati abusivamente.
L’operazione si è svolta tre giorni fa in seguito alla denuncia di Legambiente Onlus che aveva in un primo tempo riguardato altri due equidi, sempre appartenenti allo stesso prorietario e ricoverati d’urgenza in strutture veterinarie specializzate perché in gravi condizioni di salute: uno di loro è morto per le patologie di cui era vittima e delle misere condizioni in cui era tenuto, ma l’esame autoptico accerterà con più precisione le cause del decesso.
Gli animali non erano “allo stato brado”, ma abbandonati a se stessi e e rinchiusi all’interno di una area che non aveva ricoveri adeguati e senza cibo né acqua nonostante la Asl competente, a conoscenza della situazione dal 2013, avesse ripetutamente impartito precise prescrizioni al 65enne di cui non conosciamo le generalità.
Ora tutti i superstiti sono affidati in custodia ai responsabili legali di Legambiente Onlus e all’associazione Progetto Islander, in attesa di un eventuale affidamento a privati.
All’operazione ha partecipato anche il Gruppo Volo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, che dall’alto ha controllato in tempo reale il terreno per consentire l’individuazione degli equidi da sequestrare.