Roma, 5 settembre 2019 – Ormai è una prassi: non appena nato un nuovo governo, esponenti di ogni ordine e grado del mondo politico, civile e associazionistico si presentano con proopste e richieste per attirare l’attenzione sui problemi che hanno più a cuore.
Non altrimenti ha fatto l‘Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente con il Conte Bis, i cui ministri giureranno oggi nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce con una lettera aperta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto attirare l’attenzione su 6 punti in particolare che riguardano il benessere degli animali, cavalli compresi:
1 ) Iva – Si chiede l’abbassamento o in via subordinata il mantenimento delle attuale aliquote iva sulle prestazioni veterinarie e sui farmaci veterinari e sugli alimenti e i prodotti di prima necessità per cani e gatti compresi gli antiparassitari.
2) Randagismo – Solo una seria lotta al randagismo con l’introduzione delle stazioni mobili di sterilizzazione affidate per le zone di maggior criticità alla veterinaria militare strutturata con gli ospedali veterinari da campo per operare anche in zone impervie e montuose, potrà ridurre il randagismo in tempi rapidi. Forte campagna di adozioni dei cani e nuove regole europee per le adozioni internazionali sia per i cani in entrata che in uscita dall’Italia. Finanziamenti della cassa depositi e prestiti a tasso zero ai comuni per pagare gli arretrati ai canili e maggiore controllo delle attività degli stessi. Introduzione dell’obbligo del microchip anche per i gatti, riconoscimento legale del ruolo delle gattare e fondi ai Comuni per la gestione del fenomeno del randagismo felino. Da tenere sotto controllo con interventi specifici anche nuove forme di randagismo, compreso quello equino il cui numero di cavalli abbandonati cresce mese per mese.
3) Avvelenamenti – Il problema dell’avvelenamento degli animali di affezione è un problema centrale in forte espansione. Aidaaa-Itaiambiente chiede che si faccia una seria politica di contrasto a questo fenomeno con l’introduzione di pene certe e severe per coloro che si rendono responsabili dell’avvelenamento dei cani e degli altri animali domestici, di affezione e dei selvatici.
4) Caccia e lotta al bracconaggio – Si chieda che entro il 2022 si arrivi alla totale abolizione della caccia, e che nel frattempo si faccia una seria revisione di quelli che sono i permessi di caccia ed i porto d’armi introducendo limiti di età massima per il conseguimento ed il mantenimento della licenza di caccia. Lotta senza quartiere al bracconaggio.
5) Selvatici – Da subito stop all’abbattimento di lupi, ibridi e orsi e revisione delle regole di abbattimento di selezioni in senso restrittivo per le altre specie selvatiche. Da subito nuovi progetti di introduzione delle specie selvatiche, un piano lupo ed un piano orso che preveda anche adeguati finanziamenti per i rimborsi dovuti agli allevatori in caso di comprovati danni causati dalle specie selvatiche compresi i cinghiali.
6) Introduzione di pene severe che prevedano la reclusione fino a 10 anni di carcere per i reati di cui all’articolo 544 del codice penale relativo al maltrattamento ed uccisione di animali.
Che si condividano in toto le soluzioni proposte o meno, è comunque positva ogni attenzione posta sull’argomento del rispetto degli animali e la sensibilizzazione alle loro problematiche.