Bologna, 23 settembre 2021 – Secondo quanto spiegano gli astrofili, dal 23 settembre, oggi, la notte sarà più lunga del giorno. Con l’equinozio, l’ultima luna piena dell’estate ha dato il benvenuto all’autunno. Ma che cosa comporta tutto ciò nella gestione dei nostri cavalli?
Ogni passaggio di stagione, segna piccoli cambiamenti nella normale gestione di scuderia. E impone accorgimenti specifici affinché la ciclicità delle stagioni, perfettamente fisiologica in natura, rimanga tale anche in una gestione più antropizzata.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere preziosi per garantire il benessere dei nostri cavalli anche nelle stagioni ‘di mezzo’. Spesso insidiose.
Gradualità
In autunno, le giornate più corte e il rientro negli abituali contesti lavorativi, ci porta a passare meno tempo fuori con il nostro cavallo. Che per quanto lo riguarda significa più tempo in scuderia. Questa riduzione di attività deve essere quanto più graduale possibile. Così come graduale deve essere qualsiasi variazione anche nella quantità e tipologia della razione.
Occhio al prato
Il paddock è ancora un’ottima soluzione per evitare la ‘reclusione’ in box. Soprattutto se il cavallo è abituato a stare al prato. In autunno si possono ancora godere giornate tiepide e gradevoli, soprattutto nelle ore più centrali. C’è però da fare qualche considerazione sulla qualità dell’erba che il cavallo si troverà a brucare. L’abbassamento delle temperature porta a un maggiore accumulo di zuccheri nell’erba, che potrebbe essere all’origine di casi di laminite. Anche l’erba troppo bagnata è piuttosto pericolosa perché può dare il via alle coliche. Quasi un ‘male’ di stagione…
Sempre in relazione al prato, se da un lato l’erba può essere più ricca di zuccheri, dall’altro è più povera di alimenti utili. E va quindi integrata. Magari con integratori vitaminici e minerali.
L’idratazione in autunno
Ora che fa meno caldo, il cavallo potrebbe essere ‘più pigro’ nel cercare l’acqua. Che però rimane un elemento essenziale per il funzionamento dell’intero organismo. Quindi dobbiamo ‘spingerlo’ a bere lasciandogli a disposizione acqua a volontà e iniziando a posizionare in box in classico rotolo di sale. Man mano che ci si inoltrerà nella stagione più fredda, si può ricorrere anche all’integrazione con elettroliti.
La stagione dei vermifughi
Tra settembre e ottobre, la guerra è ai parassiti intestinali. Dopo la più frequente permanenza estiva al paddock e con l’aumento dell’umidità, le larve prosperano. Con l’erba che comincia a scarseggiare, il cavallo potrebbe inoltre ‘accontentarsi’ di brucare in luoghi che normalmente eviterebbe… Il parere del veterinario è importantissimo per stabilire il programma antiparassitario più appropriato, da valutare anche in considerazione dell’ubicazione geografica e quindi della tipologia di parassiti.
Le strutture
Abbiamo davanti delle giornate climaticamente ideali per occuparci di manutenzione. Non fa né troppo caldo né troppo freddo e possiamo rivedere le nostre strutture in prospettiva della stagione a venire. Controlliamo quindi capannine e ripari. Tetti, pareti e divisori. E naturalmente gli steccati dei recinti. Ora che i paddock sono ‘meno frequentati’ c’è tutto il tempo di ripararli se serve.
In scuderia controlliamo le finestre e tutte le aperture che, nella stagione invernale, possono trasformarsi in odiosi spifferi. Il che non significa limitare la ventilazione della scuderia. Tutt’altro!
Un controllino ad abbeveratoi e flessibili è consigliato. Meglio adesso che quando fa più freddo.
In selleria
Così come con i primi tepori di primavera ci si dedica alla pulizia ‘di fine’ di selle e testiere, ora che siamo alla fine dell’estate e prima che le giornate si accorcino troppo o si facciano troppo umide è opportuno ripetere una pulizia approfondita dell’attrezzatura.
Per quanto riguarda le coperte, che al momento non dovrebbero ancora servire, questo è il momento per controllarne lo stato. Pulizia o riparazioni vanno fatte ora o potrebbero non essere perfettamente efficienti quando ne avremo bisogno.
Cure e coccole
Se il nostro cavallo ha trascorso l’estate al paddock e ora invece è rientrato nella routine di scuderia, con una lunga permanenza in box, aiutiamolo a combattere la noia. Mettiamogli in box un ‘gioco’. Una palla appesa alla porta o qualsiasi altro oggetto che lo aiuti a distrarsi, senza che possa diventare però un oggetto pericoloso.
Avrete tutti notato che in autunno il mantello del cavallo cambia. Sembra meno lucido. Siamo abituati a pensare che ciò dipenda dalla temperatura più fredda, ma in realtà la principale responsabilità di questo fenomeno è da attribuire alla minore quantità di sole. Il mantello ‘leggero’ viene sostituito da quello più folto invernale. Che necessità di sessioni di grooming più lunghe e accurate. Striglia, brusca e… olio di gomito se volete stomlare il sebo natrale della cute che rende lucido il mantello. Anche in inverno.
Per il cavaliere
In autunno fa buio prima. Da un giorno all’altro. Quindi, se usciamo in passeggiata, valutiamo bene il fattore ‘luce’. Non è il massimo farsi cogliere lontani dalla scuderia quando fa scuro.
Ma se ciò dovesse capitare, dobbiamo essere comunque preparati. Dotiamo le stinchiere o le panche delle staffe con sezioni adesive catarifrangenti. E mettiamoci in tasca delle bande elastiche catarifrangenti da indossare sopra le maniche della giacca. Maglio ancora avere un gilet tipo quelli che si devono tenere in macchina. Occupano poco spazio e ci rendono un po’ più visibili.