Roma, 9 aprile 2019 – Aggiornate le misure di prevenzione, sorveglianza e controllo della infezioni da virus West Nile – WNV – su tutto il territorio nazionale per la protezione della popolazione, compresa quella dei nostri amati cavalli e animali. Il Ministero della Salute in data 8 aprile 2019 ha diramato la circolare “Piano Nazionale Integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile Virus e Usutu 2019” con l’obiettivo di prevenire e controllare la diffusione del virus trasmesso dalle zanzare sia in ambienti rurali sia urbani.
Ovviamente rimane fondamentale per la gestione e protezione dei cavalli la vaccinazione WNV, sempre da fare nei tempi corretti, con le modalità da richiedere al nostro veterinario di fiducia. Il vaccino è la miglior difesa per ridurre notevolmente il rischio della contrazione e delle conseguenze della malattia. Sempre il veterinario rimane il punto di riferimento per la gestione dei cavalli anche quando un dubbio sul loro stato di salute.
A ciò si aggiungono accorgimenti fondamentali delle aree della scuderia/maneggio/allevamento, fra cui la pulizia quotidiana o almeno ogni tre giorni degli abbeveratoi, secchi, contenitori vari. Rimozione di vecchi secchi, pneumatici, ecc… in disuso dalle aree della scuderia, potrebbero contenere ristagni di acqua, ambiente favorevole per la proliferazione delle zanzare, soprattuto del ceppo Culex pipiens s.l. la specie di zanzara vettore principale della WNV. Chiudere con coperchi i bidoni, recipienti, contenitori e pulire le grondaie regolarmente per evitare accumuli di acqua.
Le linee guida del “Piano Nazionale Integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile Virus e Usutu 2019”
I dati del Ministero della Salute
Nel 2018, in Italia e in altri Paesi dell’Europa centro-meridionale, è stato registrato un aumento della circolazione del WNV. Solo nel nostro Paese l’infezione ha provocato 595 casi umani, di cui 238 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva con 237 casi autoctoni distribuiti in sei regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia) e un caso importato.
Analogamente a quanto registrato nelle persone, nel corso del 2018, la sorveglianza veterinaria ha rilevato un aumento della circolazione del WNV in zanzare, uccelli e cavalli in nove regioni italiane – Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Basilicata e Puglia – clicca qui per l’approfondimento di Cavallo Magazine.
Il Piano del Ministero della Salute, elaborato in collaborazione col tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori, introduce importanti aggiornamenti relativi alle attività di prevenzione, alla classificazione delle aree a rischio sulla base delle evidenze epidemiologiche, ecologiche ed ambientali, e alle misure di controllo. Sono state inoltre inserite le procedure operative per la cattura di zanzare e la gestione del campione.
Come ridurre il rischio di diffusione
E’ importante mettere immediatamente in opera gli interventi diretti alla riduzione del rischio di diffusione tramite azioni di controllo dei vettori e azioni di informazione.
Gli interventi di risanamento ambientale possono comprendere, fra l’altro:
- manutenzione delle aree verdi pubbliche
- pulizia delle aree abbandonate
- eliminazione dei rifiuti per evitare la presenza di contenitori, anche di piccole dimensioni, contenenti acqua
- drenaggio
- canalizzazione
- asportazione o chiusura di recipienti.
Infezione da West Nile virus – approfondimento a cura del Ministero della Salute – clicca qui –