Bologna, 13 aprile 2023 – Che i cavalli siano uno status symbol lo sappiamo da millenni, e che chi li possiede cerchi spesso di rendere la cosa evidente è sotto gli occhi di tutti.
Dallo sbrilluccicare su ogni superficie disponibile alla ricercatezza più raffinata in ambito di vestiario tecnico, selleria, arredamento e tipologia di immobili…di lusso ce n’è per tutte le tasche.
Ma per loro, i cavalli, il lusso vero è fatto di spazio e di tempo: vuol dire vivere al pascolo, in compagnia dei loro simili, e con la possibilità di gestire il loro tempo in autonomia a seconda delle esigenze e delle contingenze.
Quindi un piccolo branco bene assortito, dove i componenti sono in equilibrio per numero e per carattere con qualche ettaro di terreno vario a disposizione in cui muoversi.
Magari in dislivello, che così gli spostamenti diventano utili anche dal punto di vista della forma fisica.
Magari con una vegetazione varia e ricca – un prato stabile, una zona di bosco o vegetazione più fitta che faccia ombra nelle giornate più calde.
Un ricovero a disposizione dove cavalli e compagnia bella possano trovare riparo tutti insieme, comodamente, dalla pioggia o dal vento o dal sole cocente a seconda delle stagioni.
Con acqua fresca sempre a disposizione, e un abbeveratoio dove possano giocare a sciaguattare l’acqua col muso – non soltanto i beverini di prammatica.
Vivendo così, i cavalli avranno il modo di usare la loro testa, decidere cosa fare in base alle condizioni meteo e ai loro desideri.
In definitiva esercitare la loro intelligenza e il loro buon senso in modo costante, imparando ad affrontare gli imprevisti (dal fagiano che scappa nell’erba al nastro elettrificato del recinto che svolazza dopo che un ramo lo ha strappato cadendo).
Risultato: cavalli sereni, abituati a cavarsela da soli e più sicuri di sé.
Sì certo, tutto bello ma poi per montarli come si fa?
Ci si organizza: i cavalli sono abitudinari, imparano molto in fretta che a un certo orario trovano la merenda in scuderia e istituire una precisa routine consente non solo di controllarli almeno un paio di volte al giorno, ma anche di averli nei paraggi quando devono lavorare.
Occorre instaurare un legame vero con i cavalli tenendoli in questo modo ed è una cosa che richiede tempo da dedicare loro, anche soltanto per abituarli a venire quando li chiamate, e tempo per aspettare che arrivino.
Devono fidarsi di voi e avere il piacere di stare con voi, perché se il maniscalco arriva all’improvviso e loro sono giù nell’angolo più lontano del pascolo e non rientrano quando li chiamate fuori orario, o non si fanno avvicinare e incapezzare, diventa un problema.
Tutto questo richiedete tempo da dedicare loro, per essere implementato dal branco che formate tutti insieme, voi e loro.
Il risultato? Un compagno di vita alla pari, che sceglie ogni volta di stare con voi e di regalarvi tutta la sua intelligenza, tutto il suo equilibrio e tutto il suo cuore: ed è difficile immaginare qualcosa di più prezioso.
Vantaggi?
Cavalli sereni, sicuri, felici e per voi la soddisfazione profonda che deriva da un legame forte con il vostro cavallo. Non c’è soddisfazione più grande del rendersi conto che pur avendo tre ettari di pascolo a disposizione lo chiamate e lui viene per stare con voi. E fare qualcosa con voi, e soltanto perché ha il piacere di farlo: e se non è lusso questo, ditecelo voi cos’è.
Svantaggi?
Costruire un legame chiede tempo e impegno. Non è un tipo di rapporto che si può costruire nell’ora e mezzo dell’intervallo di pranzo (a meno che il vostro ufficio non sia proprio in mezzo al suo pascolo).
In caso di soggetti particolarmente rustici (pony, asini e razze autoctone generalmente ottime valorizzatrici delle zone marginali) prevedere la limitazione del pascolo a primavera, quando l’erba è molto, troppo ricca e abbondante.
Il governo della mano prima di montarli richiederà inevitabilmente più tempo. E servirà più attenzione per non avere il cavallo sudato a fine lavoro nella stagione fredda, visto che non saranno tosati.
Quando poi i cavalli sono in branco è opportuno siano sferrati: tenerne conto a secondo dell’utilizzo che ne volete fare. Poi graffi, piccole slogature, sobbattiture nei terreni più difficili possono sempre capitare.
Il lusso ha sempre un suo prezzo: ma solitamente ne vale la pena.