Roma, 7 luglio 2017 – “Trotta, trotta morello sui ponti del Tevere ancor.. carrozzella romana che passi di giorno e di sera con le coppie di sposi d’amanti e di gente straniera..”.
La botticella romana è stata una tradizione, un vero e proprio taxi antico, un tratto caratteristico della città eterna ripreso in tantissimi film, canzoni, libri. La botticella è un classico che è arrivato il tempo di congedare. Una volta salutata l’era delle pochissime macchine, delle strade ancora vuote e del traffico inesistente la botticella e, soprattutto, i suoi cavalli sono diventati di troppo in una città tramutatasi in una giungla di traffico. Macchine, scooter, moto, taxi, autobus e smog, tanto smog, non sono più il contorno romantico della Roma del 900. Il tempo cambia e così anche le tradizioni e la botticella romana deve salutare il centro storico.
È del 6 giugno scorso la notizia della volontà di abolire le botticelle nelle strade romane. Non una notizia nuova, di questo provvedimento si parla ormai da anni, una volontà chiaramente espressa da tre diverse giunte capitoline, quella di Alemanno, quella di Marino e adesso quella Raggi.
Il mese scorso a parlare è stato il presidente della Commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco: “Tuteleremo il benessere dei cavalli che non vedremo più percorrere le nostre strade al traino delle botticelle e che potranno essere utilizzati solo all’interno delle aree verdi di Roma Capitale. Tuteleremo anche i vetturini, i quali non perderanno il lavoro, ma avranno la possibilità di trasformare l’attuale autorizzazione in licenze taxi. A tal riguardo stiamo lavorando ad un regolamento sulle botticelle che andrà ad integrare la delibera che norma il trasporto pubblico non di linea“.
Nonostante le proteste dei vetturini l’iter sembra giunto a un buon punto tanto che oggi, 7 luglio, al Convegno Codacons sull’energia pulita è stato presentato il primo prototipo di biocarrozza: “ Abbiamo raggiunto un altro importante traguardo sinonimo di civiltà. Sempre in un’ottica di trasporto più sostenibile porteremo avanti il progetto per un utilizzo delle botticelle elettriche nelle strade della capitale“.
Un provvedimento che rispecchia effettivamente la volontà dei cittadini. Da alcuni sondaggi, infatti, è emerso che l’80% della popolazione romana è contraria alle botticelle, opposizione che si basa soprattutto sul desiderio di preservare maggiormente il benessere del cavallo costretto a respirare smog e a sostenere ritmi e bardature pesanti con ogni clima.
Il prototipo è pronto ma è pur vero che per completare gli iter burocratici necessari alla circolazione di queste innovative carrozze elettriche la previsione è di due anni e mezzo e il costo stimato di circa 20 mila euro per ogni ecobotticella.Un progetto che va avanti da diversi anni e che continua a suscitare speranza e interesse.
Purtroppo di concreto oltre alla presentazione di questa innovazione della mobilità urbana c’è molto poco. Ancora nessun voto è stato fissato in campidoglio per rendere effettiva la memoria e la paura che tutto rimanga una gran bella favola è presente.
Non intendono lasciar correre i Verdi, sono chiare le parole di Rinaldo Sidoli il responsabile Verdi diritti animali: “Il Sindaco Raggi non ha abolito le botticelle. La prima cittadina si è rifiutata di calendarizzare il voto, nonostante il Prefetto le avesse ordinato di portare in Aula la delibera n.51/2015. Lo Statuto di Roma Capitale prevede 4 mesi per la votazione di una Delibera popolare, gli animalisti hanno atteso ben 29 mesi per il pronunciamento del Campidoglio, di cui 12 con l’attuale maggioranza che ha peraltro disatteso il programma animalista sottoscritto, che al punto due prevede: ‘Approvazione della Delibera di Iniziativa Popolare per l’abolizione delle botticelle, riconversione delle licenze in altri tipi di trasporto, adozione dei cavalli da parte di associazioni e cittadinì“.
La questione non è destinata a passare in secondo piano, dopo la presentazione del prototipo di oggi al convegno del Codacons sicuramente la giunta dovrà farsi avanti… in un modo o nell’altro.