Bologna, 15 aprile 2024 – I tempi in cui si riteneva che tutto ciò che serviva al cavallo fosse solo una buona razione di fieno sono un ricordo d’altri tempi. Con la rinnovata consapevolezza di avere a che fare con una animale senziente, capace di emozioni ed empatico nei nostri confronti, le cure da dedicare al nostro amico a quattro gambe investono un numero di ambiti assai maggiore e non sono più legate esclusivamente ai bisogni primari.
Recentemente, Bristish Equestrian (l’analogo della nostra Federazione), insieme con altri 19 stakeholders e partner del mondo equestre britannico – che si sono esposti letteralmente mettendoci la firma -, ha elaborato una ‘carta’ per un corretto trattamento etico di tutti i cavalli ed equidi in generale. La ‘carta’ si divide in sei sezioni: empatia, cura, rispetto, considerazione, etica e apprendimento. Sezioni che sviluppano i temi su cui il buon proprietario deve ‘prepararsi’ per accudire al meglio i propri cavalli e incontrare i loro bisogni fisici e comportamentali.
La Carta della British racchiude l’essenza della Carta equestre FEI, composta dalla Commissione indipendente per l’etica e il benessere degli equini (EEWC) resa nota al Forum FEI nell’aprile 2023. Con il vantaggio che non si rivolge solo al popolo degli sportivi, core business della Federazione Internazionale, bensì a tutti coloro che in Gran Bretagna interagiscono con i cavalli, a qualsiasi livello e in qualsiasi attività sportiva, hobbistica o ricreativa.
«Siamo dei veri privilegiati a vivere e lavorare con i cavalli. Per questo dobbiamo sostenere i migliori standard e livelli di eccellenza per il loro benessere – ha dichiarato Jim Eyre, Chief Executive di British Equestrian – È una realtà non negoziabile. Il sostegno per portare a compimento questa Carta per il cavallo è stato eccezionale. Abbiamo lavorato con grande passione e un senso di determinazione per realizzarla e adesso non vediamo l’ora di condividere i nostri sforzi con i nostri enti membri, i loro soci e la più ampia comunità equestre britannica. La Carta, con il benessere degli equini in primo piano in tutte le attività va tenuta in primissimo piano».