Bologna, 24 gennaio 2025 – Un anno fa circa, era l’inizio di febbraio del 2024 il dressage era finito al centro di una pesante controversia a causa del caso di Cesar Parra. Il dressagista naturalizzato statunitense, al tempo con base in Florida e New Jersey, era stato denunciato per maltrattamento di animali e pratiche di addestramento illegali in un arco di tempo molto lungo.
Quello che ha preso fin dall’inizio la forma di un vero e proprio ‘metodo Parra’ era stato filmato da due coraggiosi testimoni che avevano portato il caso all’attenzione ella giustizia sportiva internazionale.
La Fei aveva immediatamente provveduto a mettere a piedi Parra e aprire un’indagine, seguendo l’iter che viene adottato in questi casi.
L’aggiornamento che fa pensare
A 11 mesi di distanza, riportiamo un aggiornamento piuttosto deludente.
Parra avrebbe dovuto presentarsi davanti al tribunale Fei all’inizio di gennaio per derimere la sua posizione, ma ha preferito inviare un certificato che adduce ragioni mediche per non affrontare il processo.
I due testimoni Adam Steffens e Sven Smienk sono stati lasciati senza il patrocinio legale le cui spese, fin qui, erano state coperte da due privati che hanno voluto rimanere nell’anonimato.
Ciliegina sulla torta, la federazione statunitense avrebbe assunto una posizione pilatesca, di totale assenza di responsabilità, formalmente non opponendosi all’appiedamento Fei ma nello stesso tempo evitando di supportare i testimoni.
Sebbene le segnalazioni di abusi da parte di Parra siano state diverse e reiterate nell’arco di un ventennio, la federazione statunitense non ha mai adottato provvedimenti in base a una regola che impediva di trattare ‘eventi’ avvenuti al di fuori delle sedi di gara. Regola che è stata modificata a partire dal 1° dicembre 2024 e che tuttavia pare ‘culturalmente’ ancora radicata in molti.
E quindi?
Decine di testimoni avrebbero rilasciato dichiarazioni su Parra al team legale della FEI. La verifica delle dichiarazioni dei testimoni dall’altra parte dell’Atlantico ha richiesto molto tempo e ha creato un lungo periodo di attesa per un’udienza formale. Che, a quanto pare, non beneficerà della presenza dell’imputato.
Gli accusatori non hanno voluto commentare gli ultimi risvolti di questo caso anche se si sono dichiarati fiduciosi riguardo alla serietà del team legale della FEI.
Senza più il patrocinio legale che li ha sostenuti in questo anno di indagini, Adam e Sven starebbero valutando la possibilità di sostenere i costi di un avvocato per assicurare il proseguimento della causa contro Parra.
Parra ha nel frattempo messo in vendita il suo centro in Florida e si è trasferito in Messico dove continua la propria attività di trainer.