Genova, 11 febbraio 2019 – I branchi dei cavalli selvaggi dell’Aveto saranno tenuti d’occhio da droni e telecamere: nel piano da 105.000 Euro concordato da Regione Liguria, Istituto Zooprofilattico sperimentale di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Università, Parco naturale regionale dell’Aveto e Asl4 la tecnologia sarà fondamentale per monitorare spostamenti e benessere dei cavalli rinselvatichiti più famosi d’Italia.
Che faranno anche da volata per altre realtà nazionali, visto che il fenomeno dei cavalli vaganti in zone impervie e decentrate dei nostri Appennini è una realtà abbastanza diffusa: il tutto per cercare di coniugare benessera animale, capacità di attrazione turistica (gli appassionati di horse-watching sono sempre più numerosi) e sicurezza degli abitanti (visto che trovarsi dei cavalli che vagano sulle strade statali non è esattamente il massimo per la circolazione automobilistica).
Spiega Sonia Viale, assessore regionale alla Salute: «Si tratta di un percorso che costituirà una best practice nazionale, considerato che la presenza di cavalli selvaggi inizia a diffondersi anche in altre aree montane appenniniche. Il piano vuole anche essere una risposta agli amministratori locali per trovare un equilibrio tra due esigenze contrapposte: salvaguardare i cavalli a scopo turistico oppure contenerli per tutelare la sicurezza e le proprietà dei cittadini»
Continua Angelo Ferrari, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico: «Il progetto fornirà dati e esperienza necessari a instaurare un piano permanente per gestire i branchi».
Fonte: Ansa