Bologna, 21 febbraio 2019 – Cavalli mascherati da zebra sono stati i protagonisti dell’esperimento dell’Universitá britannica di Bristol e dell’Universitá della California UC Davis. La ricerca conferma definitivamente che la funzione delle strisce del mantello delle zebre é di allontanare gli insetti ematofagi soprattutto i tafani che hanno un morso fastidioso e possono veicolare malattie gravi e mortali.
Il rompicapo sulla funzione delle strisce delle zebre andava avanti da 150 anni. Per molto tempo si é ipotizzato che servissero per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori o che fossero un sistema di segnalazione per le altre zebre ma nel 2014 questo gruppo di ricerca e anche altri avevano messo a confronto cavalli e zebre e osservato che i tafani preferivano posarsi piú sui cavalli.
La nuova analisi aveva cominciato a far intuire che le strisce delle zebre hanno la funzione di allontanare gli insetti ematofagi, cioé quelli che succhiano il sangue, portatori di malattie mortali, come la peste equina. Ora i ricercatori lo hanno provato definitivamente con un esperimento che ha analizzato ancora piú nel dettaglio il comportamento dei tafani intorno a cavalli e zebre.
Lo studio ha dimostrato che gli ematofagi si avvicinano a entrambe le specie, ma poi riescono ad atterrare con minore successo sul mantello delle zebre. Questo perché, secondo Martin How, dell’universitа di Bristol, «le strisce probabilmente infastidiscono il sistema visivo degli insetti durante gli ultimi momenti di avvicinamento».
Inoltre, lo studio ha osservato il comportamento degli insetti emotofagi attorno agli stessi cavalli “mascherati” da zebre con coperte a strisce bianche e nere.
Quando i cavalli indossavano le coperte a strisce subivano meno attacchi da parte degli insetti perché non riuscivano a posarsi sul mantello. Questo ha escluso altre cause che potessero allontanare i tafani come differenze di comportamento o odore, tra cavalli e zebre.
Fonte Ansa