Perugia, 17 luglio 2020 – Dopo la morte dei quattro cavalli da galoppo della Scuderia Clodia trovati morti nel van una volta terminato il viaggio in traghetto, approfondiamo l’argomento per molti poco conosciuto del trasporto cavalli via mare.
Gli inquirenti stanno indagando sul caso: la Direzione Marittima di Olbia asserisce che i quattro animali sono scesi vivi dal traghetto.
Nel frattempo l’Associazione Nazionale Italiana Trasporto Equini, a cui è associato il proprietario dell’autoveicolo con il quale è stato effettuato il trasferimento in Sardegna dei quattro cavalli deceduti, ha diramato il seguente comunicato stampa:
A.n.i.t.e. esprime innanzi tutto il proprio profondo rammarico per l’accaduto. Al contempo intende precisare che sono in corso tutti gli opportuni e dovuti accertamenti da parte delle autorità competenti e che nessun rilievo è stato mosso alla società in ordine alla regolarità del mezzo e alle modalità di carico.
La società stessa sta procedendo in ogni caso ad una propria ed autonoma verifica della dinamica dei fatti attraverso il proprio legale di fiducia avvocato Aldo de Bellis, nell’esclusivo perseguimento del più ampio interesse per la tutela degli animali e della loro salute e al fine di individuare eventuali criticità nel trasporto via mare nell’intento di impedire il ripetersi di simili dolorosi eventi.
Anite a sua volta ritiene opportuno attivarsi, sin d’ora, anche presso le principali compagnie di navigazione per sollecitare una più attenta riflessione in ordine alle modalità di carico in nave nella tutela complessiva degli animali, dei proprietari e non ultimo degli stessi autotrasportatori associati.
Va detto che, a parere di molti veterinari esperti in benessere animale, il viaggio dei mezzi che trasportano cavalli può anche essere fatto in stiva.
Questi i 2 elementi da considerare:
- Essendo un ambiente a circolazione d’aria condizionata può evitare gli stress da troppo caldo come da quelli da troppo freddo, sempre ovviamente che l’impianto sia correttamente funzionante, e sempre e comunque assicurandosi che il mezzo che trasporta i cavalli non sia posizionato vicino a camion frigo o altri del genere che tengano motori accesi.
- La soluzione stiva, posta ad una altezza inferiore a quella del ponte aperto della nave, evita che i cavalli sentano troppo il mare specialmente quando è in cattive condizioni.
Ma quali sono le 7 regole base per trasportare i nostri cavalli nella massima sicurezza possibile?
Catia Brozzi, presidente di A.n.i.t.e., che ha una lunga esperienza nel settore del trasporto cavalli per conto terzi ci spiega quali sono quelle a cui si attiene personalmente:
- Alla prenotazione chiedere tassativamente il passaggio ponte
- Scegliere possibilmente periodi climatici favorevoli (altrimenti, come vedevamo più sopra, potrebbe essere preferibile una stiva ben condizionata)
- Dichiarare SEMPRE di avere il VAN PIENO, con richiesta specifica al comandante della nave: si spende di più, certo, ma sono quelli dichiarati vuoti ad essere di preferenza messi in stiva
- Al momento della prenotazione chiedere che il Comandante autorizzi un uomo a scendere ogni ora e mezzo per controllare i cavalli
- Sempre al momento della prenotazione chiedere espressamente che il van abbia intorno a sé lo spazio necessario ad aprire una rampa: per qualsiasi necessità di emergenza, e perché così avrà comunque un certo spazio attorno
- Rimanere vicini al mezzo sino a quando tutti gli altri non sono stati posizionati, in modo da controllare di persona che non gli vengano messi accanto camion frigo o altri che rimarranno con i motori accesi
- Chiedere di preferenza navi cargo, che hanno sempre il passaggio ponte per gli animali
Ne aggiungiamo una che può sembrare ovvia, ma si sa che il diavolo sta nei dettagli: assicuratevi sempre che l’automezzo sul quale viaggiano i vostri cavalli venga adeguatamente assicurato al ponte con cavi e zeppe sotto le ruote.
Da ricordare che ogni richiesta specifica va fatta al momento stesso della prenotazione, prima dell’emissione del biglietto che è in pratica la ratificazione del contratto sottoscritto con la compagnia di navigazione.
Siamo noi a dettare chiaramente le condizioni che riteniamo necessarie, e sta a noi accettare o meno quello che ci viene offerto.
Infine una chiosa legale: il responsabile dei cavalli sui camion è sempre e soltanto il guardiano, cioè colui che ha il patentino rilasciato dalla Asl per il controllo dei cavalli ospitati sui mezzi autorizzati al trasporto conto terzi.
Può essere lo stesso autista come un’altra persona che lo accompagna sull’autoveicolo, ma è sempre lui il responsabile.
Concludendo: la scelta di trasportare i cavalli nelle condizioni che si incontrano di volta in volta è sempre di chi li porta, i cavalli.
Se non si ritengono presenti quelle minime desiderate, si può sempre rifiutare l’imbarco e aspettare la prossima nave.
Qui il nostro articolo precedente sull’argomento