Milano, 8 giugno 2019 – Gli scappa la pipì: perché ovviamente succede anche a loro, i nostri cavalli.
Un cosa fisiologicamente necessaria oltre che un segno di benessere, è ovvio: ma anche una buona occasione per aiutarci a valutare il loro stato di salute, basandoci sugli stessi criteri che valgono anche per gli esseri umani, lattanti o adulti che siano.
Quindi, oltre a sollevarci dalla sella per liberargli la schiena dovesse scappargli di farla durante il lavoro e a favorirlo dopo con una lettiera morbida e invitante (in tanti preferiscono non liberarsi su un fondo duro), facciamo attenzione a quanto urina il nostro cavallo: se ne fa poca non va bene, vuol dire che non è correttamente idratato.
Poi cerchiamo di valutare se l’odore e il colore sono i soliti: i cambiamenti possono essere indice di condizioni metaboliche particolari, ed aiutare a capire se c’è qualcosa che comincia a non andare per il verso giusto – ad esempio se le urine sono molto scure possono esserci problemi di smaltimento dell’acido lattico.
Abituiamoci anche ad osservarlo mentre la fa: ogni cambiamento di postura e atteggiamento abituali durante la minzione possono evidenziare dolori dell’appparato muscolo-scheletrico o problemi all’apparato genitale.
Infine la pulizia (sì, specialmente per i maschietti e non solo): ma attenti, se non ci sono problemi specifici il modo migliore per fargli il bidet è una semplice doccia con acqua corrente, evitando saponi e detergenti se non diversamente indicato dal vostro veterinario.
E scusateci il gioco di parole con bidet, che era la denominazione francese di un preciso tipo di cavallo: soggetti piccoli, raccolti e robusti con buone gambe e piedi sicuri, di buon carattere e tanta resistenza.