Home | Etologia & Benessere | Ddl spettacolo, Giovanardi: assurdo eliminare gli animali dai circhi
Roma, 14 set. – “Eliminare l’uso di ogni tipo di animali nei circhi (compreso cani e cavalli), vuol dire cancellare storia, tradizione, cultura, grandi personaggi come Gassman, Fellini, Toto’ e la sua meravigliosa ‘preghiera del circense’ a Dio perche’ ‘se qualche disgrazia dovesse accaderci fa che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini'”.
Lo ha sostenuto il senatore Carlo Giovanardi di Idea – Popolo e liberta’ intervenendo nella discussione in Senato della legge delega al Governo sullo Spettacolo. “Migliaia di lavoratori- ha continuato Giovanardi- perderanno il posto di lavoro a causa di una norma punitiva che non vale per il cinema, il teatro, le manifestazioni ippiche, il Palio di Siena ecc., ma si accanisce soltanto sul circo, destinato, senza animali, inevitabilmente a morire.
Speriamo- ha concluso Giovanardi- che la prossima settimana i nostri emendamenti vengano accolti, consentendo, nel pieno rispetto del benessere animale, la continuazione di questa straordinaria esperienza di lavoro comune fra uomini e animali“.
Agenzia Dire
Da notare che anche una realtà come il Cirque Bidon sarebbe costretto a smettere di lavorare, se passasse questa legge.
Vi alleghiamo la preghiera del clown tratta dal film di Mario Mattoli “Il più comico spettacolo del mondo”, del 1953, con Totò:
Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo.
Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni, tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa’ che sulla nostra mensa non venga mai a mancare pane ed applausi.
Noi ti chiediamo protezione, ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini.
Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l’unica rete dei nostri pericolosi esercizi, fa’ che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore.
Guardaci dalle unghie delle nostre donne, ché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamante le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici.
Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno, un pò per amor Tuo, e un pò perchè hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.
C’è tanta gente che si diverte a far piangere l’umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.