Londra, 15 settembre 2019 – Un progetto dell’Hartpury College, nel Gloucestershire, ha preso in esame la frequenza cardiaca e le distanze percorse di alcuni cavalli che sono stati mossi quotidianamente alla giostra oppure lasciati liberi di muoversi nel paddock.
I dati sono stati raccolti grazie ad un dispositivo sul genere di un Fitbit per umani, declinato in versione equina: il risultato, spiega il dottor Hike Brown che è il supervisore dello studio, ha evidenziato che una sessione di venti minuti alla giostra equivale ad un’ora di movimento libero del cavallo, sia in base ai parameetri fisiologici registrati che alla voglia di muoversi dei cavalli una volta rimessi nel box.
Ovviamente, l’esperienza che un cavallo vive muovendosi libero è del tutto diversa da quella di un cavallo che gira “meccanicamente” in tondo in uno spazio sempre euguale, senza la possibilità di prendere iniziative – per così dire – personali senza causare disagi a tutto il resto dell’utenza: ma può essere un dato di aiuto per quei proprietari che, con la cattiva stagione, devono tenere i loro beniamini in scuderia più del solito.
Per inciso, l’Hartpury University è una delle pù importanti facoltà britanniche dedicate alla formazione di specialisti in campo equestre, agricolo, allevatoriale e degli infermieri veterinari: famoso il suo percorso di cross, utilizzato nelle gare di completo e le strutture dedicate a tutte le discipline equestri.
Qui la fonte della notizia, da Horse & Hounds