Hokkaido, 25 giugno 2018 – Avevate bisogno di una conferma riguardo al fatto che il vostro cavallo capisce benissimo di che umore siate? pensiamo di no, ma giusto per amor di cronaca vi segnaliamo l’ultimo studio comportamentale effettuato sui cavalli, questa volta Made in Japan, che certifica la loro capacità di interpretare le nostre espressioni facciali e vocali e ricavarne quindi informazioni precise sul nostro stato d’animo, e anche quando non siamo i loro umani di riferimento.
D’altra parte, questo tipo di capacità di interpretazione emotiva è fondamentale per un animale sociale com il cavallo, gli serve per creare un rapporto solido e stabile con i suoi simili: ma non era del tutto scontato (per chi non ne conosce uno, ci esce dal cuore) che tale capacità la applicasse anche agli umani.
Invece il professor Ayaka Takimoto e i suoi colleghi dell‘Università di Hokkaido in Giappone grazie ad uno studio effettuato su 19 cavalli di età variabile dagli 8 ai 20 anni circa di cui 18 castroni e una giumenta, hanno dimostrato che i cavalli non solo interpretano alla perfezione la nostra espressione e la nostra voce, ma rimangono anche molto stupiti se le due informazioni non coincidono, il che è un significativo segno di consapevolezza.
Il metodo adottato dall’equipe di ricercatori è quello cosidetto della “violazione delle aspettative“, qui c’è tutto lo studio che è molto interessante da approfondire per metodologia e considerazioni finali: non ultima, quella che il cavallo condivida questo tipo di capacità interpretativa con cani e gatti.
Questi ultimi erano stati studiati da più tempo sul medesimo soggetto, ma ci preme sottolineare un dato: la quantità di tempo infinitamente superiore che generalmente possono condividere con un uomo, mentre solitamente il cavallo è in rapporto con noi per un numero di ore molto più limitato.
Ulteriore prova della sua intelligenza, non tacciateci di essere di parte: adesso abbiamo gli studi scientifici che dimostrano le nostre empiriche sensazioni.
Che se poi volessimo fare della filosofia, affidarsi alla percezione di ogni più leggera informazione percepita, sopra o sotto il livello della consapevolezza è un modo di procedere molto equino – e quindi, ci piace.